Di Edoardo Cafaro. I trasporti pubblici di Roma sono sempre più pericolosi e instabili. La situazione è diventata  insostenibile per chi ne usufruisce. Autobus che ritardano, le corse  che prendono fuoco e metropolitane che vengono ripetutamente saccheggiate dai borseggiatori e come se non bastasse, sono diventate  la rappresentazione reale dei film di Dario Argento.  E in tutto questo  chi ne paga il prezzo sono gli studenti e non solo, ma anche tutti coloro i quali usufruiscono del servizio pubblico dei mezzi di trasporto e gli addetti ai lavori. In questo abominevole scenario,  l’Atac non è attrezzata e quindi automaticamente inefficace nella risoluzione  di questa circostanza che si presenta quotidianamente e ripetutamente nella Capitale. La sicurezza, tema molto caldo ed attuale, è completamente obsoleta e le persone che hanno la necessità di prendere i mezzi di trasporto vivono costantemente nel terrore che possa accadere loro qualcosa di spiacevole o, nel peggiore dei casi, che metta a rischio la loro incolumità. Come in ogni occasione, poi, si presenta la cattiva abitudine di additare gli addetti ai lavori, i quali, però, vivono nello stesso clima di terrore e disgrazia dei passeggeri e dunque vanno assolti da qualsiasi tipo di disagio che si presenta, dato che la causa risale a qualcosa di “più elevato” delle loro mansioni. 

Di giorno in giorno le notizie di terrore aumentano a dismisura, sopratutto per quanto riguarda la metropolitana, in particolare la linea principale, la A. Le stazioni della A sono particolarmente popolate e ricche di turisti, come Termini, Spagna e San Giovanni, fra le altre cose, sono prede di attacchi veri e propri di pirateria da parte dei borseggiatori, che senza indugio, ricorrono alla violenza fisica pur di rubare, ed attuano dei veri e propri piani d’azione per superare agevolmente lo scoglio dei sistemi di sicurezza. Negli autobus la situazione si ripropone con l’esatto copione della metropolitana, ma in un ambiente più ristretto, e questo fa sì che a volte il conducente debba intervenire nei confronti di alcuni individui molesti, rischiando la vita. Insomma, uno scenario che, già così, richiama più ad un campo di battaglia e di sopravvivenza piuttosto che ad un servizio pubblico di trasporto, ma che rischia di sfociare in qualcosa di irreversibile e deleterio per Roma e questo non possiamo permettercelo sopratutto con l’arrivo del Giubileo a partire dal 2025;  evento che accoglierà circa 30 milioni di visitatori e che rischia, senza le dovute accortezze, di sprofondare in un vero e proprio buco nero.