Di Eleonora Fois.Il Futurismo a Roma: un passato presente nella nostra quotidianità La capitale italiana celebra l’ottantesimo anniversario dalla scomparsa di Filippo Tommaso Marinetti con una mostra imperdibile dedicata al movimento futurista. Alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, che partirà da domani 3 dicembre al 28 febbraio 2025; con oltre 350 opere tra quadri, sculture e manifesti, la mostra ci riporterà all’esplosione creativa e rivoluzionaria del Novecento.
L’esposizione, curata da Gabriele Simongini, non è solo una rassegna di opere d’arte, ma un vero e proprio viaggio nel cuore del Futurismo. Automobili d’epoca, motociclette e persino un idrovolante, ci proiettano in un mondo dove la velocità e la tecnologia erano le nuove muse degli artisti. Diversamente dalle mostre del passato, questa mostra vede al centro il rapporto tra arte e scienza/tecnologia, che ormai rientrano a far parte delle nostre vite quotidiane, una scienza/tecnologia che Marinetti e gli artisti futuristi immaginavano attraverso tutte le loro opere.
Il Futurismo non fu solo un movimento artistico, ma una vera e propria filosofia di vita che coinvolse letteratura, musica e persino la politica. La mostra ne traccia l’evoluzione, mostrando come l’arte futurista abbia influenzato la cultura italiana e internazionale.
Grazie alle sue numerose opere, la mostra, punta soprattutto al coinvolgimento delle nuove generazioni, che vivendo in un’epoca in cui la parola chiave è “velocità” e le avanguardie tecnologiche seguono questo flusso incessante, l’arte futurista è attuale più che mai, mostrando interesse e sensibilità verso queste tematiche.
La mostra permette un tuffo nel passato ma è soprattutto un’occasione per riflettere, per comprendere i giorni d’oggi e di come gli elementi che hanno discusso i futuristi continuino ad influenzare la nostra società, soprattutto i giovani che ne fanno parte.