
La furia dei dazi, per lo più, si è abbattuta sulla Cina, essendo una delle più grandi potenze mondiali. In Cina, i dazi hanno raggiunto il 104%. La Cina, ovviamente, non ha tardato a reagire, alzando a sua volta i dazi fino all’84% per proteggersi. Questo ha creato preoccupazioni anche in Europa: Ursula Von Der Leyen ha parlato a Pechino, invitando a evitare una “possibile deviazione” del commercio. Nel frattempo, anche l’Europa si sta organizzando con delle contromisure nei confronti degli Stati Uniti.
Intanto, il governo italiano promette fondi per aiutare le imprese, ma non sembra avere una chiara strategia. Il legame tra Giorgia Meloni e Donald Trump potrebbe fungere da ponte per un’Europa sotto pressione, ma il rischio è quello di delegittimare provvedimenti già presi da altri alleati europei, come Francia, Germania e Spagna.
L’egocentrismo di Trump, ancora una volta, appare evidente e sempre più aggressivo. Negli Stati Uniti si fa portavoce della religione, distorcendola e strumentalizzandola, quasi come se fosse un messia che distribuisce miracoli. Balla a tempo di musica durante eventi che lo vedono protagonista, insieme a Elon Musk, trattando la politica come se fosse un grande show