Di Noemi Ciani. Terrore nelle vie di Cesa a Caserta, nuovo ragazzo ucciso da un’arma da fuoco. Muore così Davide Carbisiero a soli 19 anni. Massacrato a colpi di pistola nelle prime ore mattutine della domenica delle palme in una sala slot. La sua nottata di svago si è trasformata in un incubo, si ritrovò faccia a faccia con un ragazzo armato. Il ragazzo coinvolto è una diciassettenne attualmente in stato di fermo. È raccapricciante come per una persona sia così facile togliere la vita di un’altra persona, come se fosse un’azione da niente. C’è una tristezza profonda nel vedere come la violenza si insinui nelle vite dei giovani, rubando loro il futuro e trasformando tragedie in numeri. Ogni vita spezzata è una storia che non verrà mai raccontata, un sogno che non si realizzerà mai. Le armi, che dovrebbero essere strumenti di difesa, diventano invece simboli di potere e distruzione, alimentando un ciclo di dolore che sembra non avere fine.
E mentre le statistiche crescono, il cuore si spezza per ogni giovane che avrebbe potuto realizzare i suoi sogni, ma che invece diventa un nome su una lista. Non possiamo permettere che questa indifferenza continui. Ogni vita conta, ogni giovane merita di essere protetto, ascoltato e amato. È un richiamo alla responsabilità collettiva, un invito a costruire un mondo dove la speranza prevalga sulla paura. Perché dietro ogni tragedia c’è la possibilità di un cambiamento, se solo scegliessimo di agire.
Cronaca/ Terrore in strada