Di Mihai Enache. Donald Trump ripropone lo stesso attacco per il presidente ucraino, già noto dall’incontro avvenuto nello Studio Ovale il 28 febbraio, ma questa volta lo fa su Truth, il social media del Tycoon. Il capo di stato americano ribadisce che Zelensky è un uomo <<senza carte da giocare>>, aggiungendo: <<Le dichiarazioni di Zelensky rendono così difficile risolvere questa guerra. La situazione per l’Ucraina è disastrosa: può ottenere la pace o può combattere per altri tre anni prima di perdere l’intero Paese; la dichiarazione rilasciata oggi da Zelensky non farà altro che prolungare il campo di sterminio>>. Lo sfogo è stato pubblicato in seguito al rifiuto da parte dell’omologo ucraino, di accettare una proposta di pace avanzata dagli USA, che prevedeva il riconoscimento ufficiale della Crimea come parte della Russia, aspetto a cui Zelensky si è fermamente opposto.

La portavoce della Casa Bianca dice quanto segue, rispondendo a una domanda dei giornalisti sulla questione: <<il presidente ha detto che la sua frustrazione>> verso Volodymir Zelensky <<sta crescendo e ha bisogno che questa cosa finisca>>. L’USA sembra pronta ad abbandonare la mediazione se le parti non raggiungeranno un accordo a breve.

L’obiettivo di Trump sembra quello di raggiungere la pace a tutti i costi. Gli sfoghi pubblici del presidente fanno parte di una tattica volta ad aumentare la pressione mediatica su Zelensky, dando l’impressione che la pace sia impedita dai capricci del presidente ucraino, e attribuire l’inefficienza dei negoziati alla parte più debole di questo conflitto, anziché alla sua amministrazione. Contrariamente a quanto detto, non sembra avere alcuna forza dissuasiva nei confronti di Putin, che continua a fare vittime in Ucraina. La fattispecie appare ora più complessa per Trump, rispetto alle aspettative che precedevano l’inizio del mandato. Infatti, aveva promesso che il giorno dopo il suo arrivo alla Casa Bianca la guerra in Ucraina sarebbe finita. Trump è disperato a chiudere il conflitto russo-ucraino, non vede l’ora di liberarsi da questo peso, poiché il suo interesse non è più rivolto né all’Europa e né all’Ucraina. Gli Stati Uniti spingono per concludere la questione in qualsiasi modo, in modo da concentrarsi al meglio sul nuovo obiettivo: la Cina.