Di Francesco Di Stefano. Il 19 Gennaio del 2021 è andata in scena una delle pagine più vergognose e indegne e toccante della Repubblica Italiana. In Senato si è votato per la fiducia al governo Conte. L’esito dei voti è stata di 156, ottenendo così una maggioranza relativa. Qualsiasi Presidente del consiglio si sarebbe dimesso, ma Conte no…. Ora la palla passa al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che dovrà decidere se dare il via libera al Conte-ter. Paradossale come in un momento così difficile per il Paese, si possa aprire una crisi di governo senza nessuna motivazione. Tutta la classe politica nessuno escluso ha infangato l’onore e il rispetto del nostro Paese. Altra cosa che ha stupito tutti sono stati i due voti a favore della fiducia del governo, da parte di due senatori facenti parte del movimento di Forza Italia e di un voto da parte del Senatore Nencini di Italia viva. Così facendo i senatori hanno voltato le spalle ai propri partiti di appartenenza, ma soprattutto ai propri elettori; il motivo nessuno lo sa, ma forse gli è stato promesso qualcosa in futuro…. Quello di Nencini è l’ultimo voto arrivato a favore del governo. Il penultimo è stato quello di un altro ex grillino, Lelio Ciampolillo, protagonista di un vero e proprio caso che ha allungato ulteriormente una giornata già lunga. Il motivo? Risultato assente alla prima e seconda chiama, l’ex M5s ha chiesto di esprimersi quando le votazioni si erano appena chiuse. Essendo un voto importante, la presidente del Senato, Elisabetta Casellari, ha deciso di rimandare la decisione ai questori. Che hanno rivisto il video della seduta e alla fine hanno deciso di far votare sia Ciampolillo, sia Nencini. Come ha ribadito il premier subito dopo l’ok alla fiducia, adesso l’obiettivo del governo è “rendere più solida la maggioranza”. Di questo si parlerà nel vertice di governo prossimo. Sul tavolo l’ipotesi di avviare un dialogo sia con i centristi che si rifanno al campo “europeista” e “popolare”, sia con quei parlamentari di Italia viva che già nei giorni scorsi sembravano a un passo dall’addio a Renzi. La frase più utilizzata nell’ambito politico in questi giorni è: il governo ha bisogno di costruttori. Mentre invece per l’opposizione l’unica soluzione plausibile sono le elezioni oppure un governo di centro-destra. L’unica cosa certa è che i cittadini italiani non si meritano questo trattamento, dopo un periodo così difficile e logorante sotto il punto di vista mentale, economico e sociale.
Politica/Governo: Conte non molla. Spettacolo indegno e vergonoso al senato