Di Alessandro Gentili. L’inferno del Camp Nou: e un Barcellona che brucia sogni, speranze e gloria. Una involuzione, nemmeno un ricordo della squadra che faceva impazzire gli stadi: con giocolieri e goleador. E che ora viene asfaltata dai francesi del Paris St.Germain, eterni rivali oggi vincenti (1-4).
Serata di Champions dunque da cancellare per i blaugrana di Messi e compagni che cadono anche per colpa loro, sotto i colpi del PSG del neo allenatore Pochettino e del protagonista di serata Mbappe. Durante la partita,oltre al gol di Messi, alla tripletta di Mbappe e al gol di Kean ci sono stati diversi episodi tra cui la mezza rissa tra Mbappe e Jordi Alba, dove Mbappe minaccia di uccidere il terzino spagnolo appena sarebbero usciti dal campo e Piquè, che interviene per difendere il compagno di squadra e una rissa interna nel Barcellona, dove volano parole forti tra Griezmann e Piquè, con Lenglet che cerca di placare gli animi. Il Barcellona, dopo i vari adii di Xavi, Iniesta Puyol e Mascherano nel 2015 e le cessioni di Dani Alves, Neymar e Suarez e con un Messi quasi separato in casa non è riuscito a creare un progetto tecnico che potesse far divertire i tifosi e che fosse competitivo in Europa. I capricci estivi di Messi, il suo contratto d 550 milioni di euro percepiti negli ultimi 4 anni e la crisi finanziaria dovuta alla pandemia hanno costretto le dimissioni del presidente Bartomeu e tutto questo ha influito sul rendimento della squadra. Anche l’arrivo sulla panchina dell’ex difensore centrale del Barcellona Koeman non è stato determinante perchè non riesce a esprimere il suo gioco e deve allenare una squadra inesperta piena di giovani e priva di un leader tecnico come Messi, che non può caricarsi il peso dell’attacco da solo e infelice di vestire la maglia blaugrana. Il ritorno ci sarà il 10 Marzo al Parco dei Principi e salvo clamorosi colpi di scena il Psg passerà il turno e andrà ai quarti di finale del trofeo più importante della stagione.