Di Federico Manzi. FONSECA 6.5: dopo l’ampio turnover schierato in campionato contro il Bologna, nella partita più importante della stagione –ritenuta tale anche dal tecnico portoghese in conferenza stampa- si rivedono in campo i titolarissimi, con Veretout e Mkhitaryan che tornano in campo dal primo minuto dopo il rientro dai rispettivi infortuni; l’allenatore lusitano imposta, come da previsione, una partita prettamente difensiva tanto che l’Ajax, nonostante il 72% di possesso palla a fine match e la pressione costante per tutti i 90 minuti al limite dell’area di rigore giallorossa, è riuscita a concludere poche volte verso lo specchio di Pau Lopez, segno del buon lavoro, ma non impeccabile, della difesa romanista. Sicuramente mister Fonseca, in vista della semifinale contro il Manchester United, dovrà necessariamente rivedere la situazione portiere con un Pau Lopez che, dopo l’ottima prestazione dell’andata, è tornato a rivedere –per l’ennesima volta- i fantasmi dell’insicurezza, fortunatamente non sfruttata dalla squadra olandese. Fonseca, inoltre, come ormai da consuetudine opera i cambi a disposizione a pochi minuti dal termine della gara (il primo avvenuto all’80’) ma, al tempo stesso, fattore che ieri sera gli ha dato ragione, dato l’ottimo impatto avuto sul match di Borja Mayoral, entrato al posto dell’onnipresente Dzeko.
Con la speranza di poter avere qualche buona notizia dall’infermeria in vista della semifinale (vedi il rientro di Spinazzola e Smalling) mister Fonseca ed i suoi si godono il momento, con la consapevolezza che, arrivati a questo punto, si gioca l’all in sull’Europa League e che, per arrivare alla finale di Danzica, servirà una prestazione monumentale e senza sbavature contro i campioni inglesi.
ARBITRO TAYLOR 5.5: classe 1978, arrivato al gettone numero 20 in Europa League. Il bilancio con l’inglese, sicuramente, non era a favore dei giallorossi: due sconfitte su due precedenti. Gestisce una partita a due facce tra primo e secondo tempo; il primo senza particolari sussulti e pochi interventi da segnalare. Il secondo, invece, completamente opposto: annulla, giustamente, il goal del raddoppio dell’Ajax grazie all’ausilio del var ma, al tempo stesso, ad ogni fischio per segnalare un calcio di punizione tira fuori un cartellino giallo. La Roma, infatti, chiuderà il match con ben 5 cartellini, uno dei quali a Mancini diffidato che salterà l’andata delle semifinali. Poco arbitraggio all’inglese insomma, intervenendo sempre con la linea più dura. E, se è vero che il vantaggio si applica solo in situazione veramente pericolose, il direttore di gara sicuramente poteva lasciar correre sul fallo di Tagliafico,poi ammonito anche lui, che avrebbe regalato alla squadra giallorossa un ghiottissimo 2 contro 1 in campo aperto, con la possibilità di segnare il goal del 2-1 finale. Insomma esperienza condita ad un calo di concentrazione dovuta, forse, all’importanza del match e del ritmo che, nel secondo tempo, si è elevato molto rispetto al primo.