Di Benedetta Berluti. Quando in televisione si vede un personaggio, un comico che fa una battuta su un uomo, anche a livello sessuale, fa ridere a tutti, non si è mai sbalorditi.
Quando, invece, la stessa battuta viene fatta ad una donna subentra uno stato di repulsione, di non accettazione, quasi nauseante.
La maggior parte delle donne si vedono come oggettivizzate, attaccate, provano la sensazione di avere il dito puntato, di essere poco rispettate da quella “innocua” battuta, indipendentemente da chi la faccia, non riuscendo a viverla, con spensieratezza, così com’è.
Ma perchè?
La risposta è una sola: nella società tante sono le volte che vengono fatte queste “battutine”, anche senza alcuna malizia dietro, ma a lungo termine risultano opprimenti, insulse e snervanti.
Il dilemma si presenta per di più nella banalità della quotidianità.
Infatti, in questi ultimi tempi,anche i social hanno contribuito ad assecondare questo rifiuto: è scoppiato un concreto accanimento verso qualsiasi individuo, riversandosi nella collettività e compromettendo, pertanto, i rapporti tra persone.
La concezione del mondo sta cambiando, stanno avanzando, con difficoltà, ma con più forza, realtà che prima non si conoscevano, o meglio, esistevano ma venivano rifiutate, insabbiate.
Non era concesso essere “diverso” dalla massa, bisognava rispettare canoni imposti e radicati da secoli, non era possibile esprimere liberamente il proprio essere, sentirsi parte di una comunità nonostante la propria varietà.
In questo momento questa concezione si sta dissolvendo lentamente, non è più gradita, giorno dopo giorno viene affrontata, contrastata, per abbracciare tutte le espressioni, per trasmettere civiltà, coscienza, sicurezza e rispetto.
Per far sì che ciò sia possibile, è necessario coinvolgere altrettanto il linguaggio, accettare di modificare il consueto vocabolario, iniziando dal modo di dire, dalle battute.
La rigenerazione della società porta ad una rinnovazione del lessico, avvenuta per di più nelle generazioni passate ma in forma meno mediatica.
Dunque come successe negli anni precedenti, ad oggi si sta verificando di nuovo.
Si può dire tutto ma in maniera diversa.