Di Andrea Gonini e Matteo Grassi.Dopo la figuraccia di Manchester, la Roma è costretta all’impresa per agguantare la finale. Fonseca viste le numerose assenze schiera un modulo inedito, in questa stagione, ovvero un 4-2-3-1 con Mancini alzato sulla linea dei mediani. Solskear rimaneggia molto la sua squadra, adottando anche un po’ di turnover. La partita inizia subito con emoziono e ritmi abbastanza alti, la Roma crea subito un’occasione con Mancini che non riesce però a spingere la palla in rete. Il Manchester non ci sta e quando alza i ritmi da l’impressione di poter far male, tanto che al 20’ Cavani ha in occasione importante, che ,però, non concretizzata. intorno alla metà del primo tempo la Roma già dimezzata dagli infortuni è costretta a sostituire smalling. A entrare in campo è il giovanissimo Darboe, con l’arrestramento di Mancini sulla linea dei centrali difensivi. A questo punto la Roma disegna il suo assetto tattico e prova a trovare la via del goal, non trovandola anzi, al minuto 39 su un capovolgimento di fronte , il goal lo segnano gli avversari con Cavani, che è freddo davanti a Mirante. Il primo tempo non regala altre emozioni e termina con il parziale di 0-1.
Nella seconda frazione di gioco la musica non sembra cambiare: i padroni di casa continuano ad avere il pallino del gioco in mano, alla ricerca del goal della speranza.
Nel giro di tre minuti la Roma trova due reti che illudono, per un attimo, ad una clamorosa impresa. Prima con Dzeko e poi con Cristante, a trenta minuti dal fischio finale. A questo punto i giallorossi sono pronti al tutto per tutto, non avendo più nulla da perdere si spingono tutti in avanti, sfiorando anche il goal del 3-1 in più di un’occasione.
Al 68’ arriva il definitivo KO: cross delizioso dalla sinistra da parte di Bruno Fernandes che premia l’inserimento di Cavani, colpo di testa che non lascia scampo a Mirante.
Il goal dello United, però, non sembra cambiare atteggiamento agli uomini di Fonseca, che con orgoglio continuano a combattere. Tra pali, sfortune e parate di De Gea, la Roma a sette minuti dalla fine trova il goal del meritato vantaggio, grazie alla rete del giovane Zalewski, subentrato pochi minuti prima.
La Roma esce in semifinale di Europa League, con più di qualche rimpianto, se si pensa al secondo tempo della partita di andata. Sconfigge il Manchester per 3-2, ma non centra la difficile rimonta.