LAZIO-PARMA 1-0: LE PAGELLE DI TVGNEWS.
Di Alessandro Gibertini.
STRAKOSHA 6,5: Rientra in campo da titolare dopo un lungo periodo. Con le pressioni del caso. Ma il portiere albanese non si lascia scoraggiare. Si rende protagonista di due parate fenomenali. Una in uscita bassa. Per l’altra mostra tutto il suo atletismo, deviando di quel tanto che basta il pallone verso il palo. Bravo nell’impostazione con i piedi.
PATRIC 6: Gli avversari non creano grandi preoccupazioni ai biancocelesti. Lo spagnolo è chiamato a dare di più in fase “di spinta”. E lo fa bene. Si fa trovare pronto. Cerca sempre di verticalizzare per velocizzare la manovra della propria squadra. Talvolta impreciso. (79′ SOST. CAICEDO S.V.)
ACERBI 6+: Impeccabile sui pochi interventi che lo chiamano in causa. Disegna tracce di gioco perfette per l’offensiva laziale. Passaggi e cross come un “direttore d’orchestra” direttamente dalla difesa. Ammonito per fallo tattico.
RADU 6: Esperienza e carisma al servizio dei compagni. Si sovrappone spesso, creando superiorità numerica. Mette al centro dell’area delle palle interessanti. Non ha paura di andare a contrasto quando c’è necessità di farlo. (57′ SOST. LUIZ FELIPE 6: Partita ordinata del brasiliano. Abile nel chiudere le vie per i tagli dei calciatori crociati).
LAZZARI 6+: Non si ferma mai. Un treno instancabile. Ripiega in un lampo. Sguscia nella difesa avversaria alla stessa maniera. Diagonali difensive immuni da rimprovero. I suoi scatti creano problemi a tutto il sistema “Parma”. Imprendibile. Peccato per i traversoni. Ancora troppo imprecisi.
PAROLO 6: Un simbolo di ostinazione. Sembra non sentire l’età che avanza. Gestisce bene il gioco. Tempi di inserimento calibrati al millimetro. (73′ SOST. AKPA AKPRO S.V.).
CATALDI 6: La voglia che ci mette il ragazzo romano sprizza da tutti i pori. Grintoso. Non rischia giocate complesse. Si limita allo sviluppo orizzontale. Fase di “filtraggio” pressoché eccellente. (57′ SOST. ESCALANTE 6: Dona alla propria squadra ulteriore equilibrio. Preferisce non sbilanciarsi in avanti per dedicarsi al contenimento della manovra avversaria).
LUIS ALBERTO 6,5: Tutte le azioni principali passano per i suoi piedi. Il “mago” illumina. Il ragazzo ha tecnica da vendere. Tocca il pallone una quantità infinita di volte. Ne sbaglia pochissimi. Sfortunato sul tiro a botta sicura attuppertù con il portiere. La traversa gli nega la gioia del gol.
FARES 5-: Maldestro. Impacciato. Inefficace. Pecca di conoscenza in alcuni fondamentali del mestiere. Lo stop e i tempi di insierimento sono solo due delle abilità da limare.
MURIQI 5-: Il kosovaro continua a non valere i 20 milioni spesi ad inizio stagione. Nonostante la stazza fisica dominante, riesce nell’impresa di perdere quasi tutti i contrasti aerei. Raramente fa salire la propria squadra. E non va meglio palla a terra. Un attaccante deve saper usare entrambi i piedi. Presentarsi in area e non prendere neanche lo specchio della porta è grave. Molto grave. (57′ SOST. CORREA 5: Si vede all’annuncio della sostituzione. Poi sparisce. Qualche dribbling qui e lì ma non apporta man forte all’offensiva delle Aquile).
IMMOBILE 6,5: Dedizione. È questo Ciro Immobile. Si sacrifica per tutta la durata del match. Cerca di dare più soluzioni ai compagni in entrambe le fasi. L’impegno ripaga. Il “bomber” della Lazio sfrutta una serie di rimpalli in area di rigore. E scaraventa in rete un pallone pesantissimo all’ultimo respiro. Un pallone che sa di record. Concede la 12esima vittoria casalinga consecutiva alla storia biancoceleste. E lui intanto continua a scalare la classifica all-time dei marcatori del club.