Di Leonardo Ricciardi.
Una partita di carattere, sofferenza e di orgoglio quella avvenuta questo pomeriggio all’Allianz arena di Torino, dove si sono affrontate la Juventus e la neo campione d’Italia.
I primi dieci minuti sono un inno alla fase difensiva, la Juve parte con un pressing alto che impedisce agli avversari di sviluppare l’azione, quella dell’Inter è più tradizionale, ma non per questo meno efficace.
La partita si sblocca su calcio di rigore dopo la decisione del signor Calvarese al VAR, concede il rigore a favore dei bianconeri per un presunto fallo in area di rigore; la sblocca CR7 in seconda battuta dopo che il portiere della squadra ospite la para.
La Juventus è in vantaggio, risultato che permetterebbe loro di rimanere in lotta Champions, ma l’Inter nonostante la coppa già in mano da diverse settimane e il posto assicurato in Champions, non molla, e si procura un calcio di rigore dopo essersi approfittati del calo dei bianconeri, Calverese ancora costretto ad andare al VAR per un presunto pestone di De ligt ai danni di Lautaro, rigore concesso e Lukaku non sbaglia, palla al centro e 1-1.
La partita sale di tensione, gli schemi iniziano a saltare da una parte e dall’altra, ma rimane solido e lucido il terzino bianconero che fa tonare la Juventus in controllo del match, con un tiro da fuori area imparabile per Samir Handanovic, cosi la Juventus entra negli spogliatoi con il risultato in mano ma con grande consapevolezza che l’Inter stia facendo la propria partita.
Infatti la gara nella ripresa rimane vivace e a circa dieci minuti dall’inizio del secondo tempo, la Juve rimane in 10, dopo la doppia ammonizione di Bentancur su un fallo ai danni di Lukaku.
L’Inter arriva al tiro con Perisic e Barella, ma il tiro viene involontariamente deviato da Chiellini cadendo, Calvarese per un primo momento annulla il gol per fallo in attacco, ma viene chiamato per l’ennesima volta a consultare il VAR, dunque il gol viene confermato e la Juve ora è in serie difficoltà visto lo svantaggio numerico e i minuti che scorrono.
Ma sotto di un uomo, dopo un colpo del genere al morale, la Juve ci crede fino alla fine, con Cuadrado che arriva in area dalla destra punta l’uomo e si guadagna un calcio di rigore vitale per il risultato.
Dal dischetto va lo stesso colombiano che spiazza Handanovic e segna il gol che vale la partita e tiene viva la rincorsa dei bianconeri alla qualificazione in Champions.
Calvarese non ha avuto un ruolo semplice a dover interpretare una gara simile, ma il suo arbitraggio è stato gravemente insufficiente viste le decisioni prese.
1 autogol, 2 espulsioni, 9 ammoniti, 2 rigori e tre volte al VAR, il giudice di gara ha sicuramente svolto il ruolo da protagonista più di qualunque altro in campo.
LE PAGELLE
Szczesny 6,5: spiazzato da Lukaku, per il resto ha risposto presente dimostrando buoni riflessi, poteva fare poco sull’autogol di Chiellini.
Danilo 6,5: prestazione di grande solidità´, concentrato per 90 minuti senza sbavature.
De Ligt 6: commette quasi involontariamente il fallo che ha portato al calcio di rigore, per il resto la prestazione è stata positiva.
Chiellini 6: male sull’autogol, bene su tutto il resto, limita Kulak per tutta la partita commettendo pochi falli.
Alex Sandro 6: ha il compito di limitare Hakimi e la fa bene.
Cuadrado 9: risolve la partita, l’uomo più utile in questo finale di campionato, doppietta importantissima per la sua carriera.
Bentancur 4,5: grande ingenuità si fa espellere a pochi minuti dall’inizio del secondo tempo rischiando di rovinare tutto.
Rabiot 6,5: fondamentale in mezzo al campo, per questa stagione è stato un uomo fondamentale per i bianconeri.
Chiesa 6: buon lavoro in fase di ricupero, sta crescendo di condizione, ma nemmeno oggi è sembrato il miglior chiesa.
Kulusevski 6,5: mossa a sorpresa di Pirlo che limita fortemente Brozovic, ma dopo l’espulsione lui è sacrificato.
Cristiano Ronaldo 6,5: 36 gol in stagione, 29 in campionato, la sua prestazione in fondo è sempre stata costante, ha steccato qualche gara ma sa come farsi perdonare, oggi non perfetto sul rigore ma ha ribadito subito il colpo in rete.
All.Pirlo 7: non si sa ancora molto del suo futuro, ma oggi ha dimostrato che sa essere anche protagonista positivo, dai cambi immediati alla scelta di Kulusevski alle spalle di Brozovic, rimane il fatto pero´, che ha distrutto un vaso di cristallo.