Di Alice Scaiella. Scrive così sui social prima del lancio del suo nuovo disco “Blu Celeste”, l’artista Riccardo Fabbriconi in arte “Blanco”, sente e descrive la nudità come forma di massima espressione e di purezza dove riesce a esprimersi con verità tutti i sentimenti, infatti nei suoi video – clip non lo vediamo mai vestito, proprio perché ci dice essere a suo agio, inoltre è raffigurato libero mentre urla i testi delle sue canzoni, come se si volesse sfogare e far uscire quei sentimenti che lo attanagliano che forse senza musica non riuscirebbe a dire. Non si sa molto del suo passato, infatti i suoi pezzi sono molto misteriosi perché si parla di persone di cui non sappiamo l’identità e tutto ciò rende tutto molto più mistico, la cosa che sappiamo però è che non è stato facile per lui emergere visto che è cresciuto in un paesino di pochi abitanti “Calvaggese” ma la sua personalità forte, irruente, caotica, eccentrica lo fa pian piano emergere come un ninja sulla discografia italiana, in pochi mesi è diventato uno degli artisti più influenti sulla scena italiana nonostante la sua giovane età (18). Quando si ascolta la sua musica ci si fanno mille domande che però vengono azzerate dal suo ritmo deciso e caldo. Ci voleva un artista come lui senza regole e senza generi, proprio perché definire il suo genere è quasi impossibile. In alcuni suoi pezzi parla d’amore lo stesso amore che per gioco lo ha fatto iniziare a raccontare di lui nelle sue canzoni. Nonostante la sua pazzia, nei suoi pezzi perdi il controllo , nel suo flow che trasporta, nei suoi testi, e nella sua estetica fuori dal mondo, e da questo mondo che sempre di più ci vuole raffigurare il bello e il perfetto, lui scombina tutti i piani facendo tutto ciò che viene considerato “politicamente scorretto”, ed è proprio per questo è un autentico ribelle.