Di Anastasya Anastasi. Adesso si volta pagina. Il nuoto azzurro femminile inizia un nuovo capitolo di storia dopo l’addio di Federica Pellegrini, campionessa indiscussa, conosciuta in tutto il mondo. In 17 anni di carriera ci ha regalato momenti indimenticabili ed emozioni forti tra medaglie olimpiche, mondiali ed europee. Adesso toccherà alle nuove generazioni di nuotatrici dimostrarci di essere in grado di competere ai livelli della Pellegrini. Si tratta di una grande responsabilità: mantenere alto il livello del nuoto italiano.
Negli anni il nuoto ha subito una forte trasformazione. Il livello si è alzato nettamente e lo dimostrano le prestazioni dei nuotatori sia alle Olimpiadi di Tokyo, sia quelle alle “World series” che si stanno svolgendo a Doha in questi giorni in vasca corta, sia tutte le altre competizioni precedenti. I crono si abbassano ogni anno e nuovi record vengono siglati. Sono numerosi gli atleti giovani di età inferiore ai 18 anni che si sono messi in evidenza. L’italiana Benedetta Pilato, 16 anni, è una di questi. Ha già dimostrato di essere una grande promessa del nuoto italiano, iniziando a far parlare di sé all’età di 13 anni e partecipando cosí giovane all’Olimpiade di Tokyo.
Le giovani nuotatrici devono essere determinate, ambiziose e sognare in grande, devono focalizzarsi su un obiettivo preciso. Devono capire che il nuoto è uno sport di sacrificio ed un allenamento saltato equivale ad una settimana di sacrifici buttati. È vero che i sacrifici vengono fatti da tutti gli atleti, ma il nuoto è uno degli sport più faticosi in termini di preparazione. Mesi e mesi di allenamenti per una sola gara veramente importante all’anno. Una gara che magari dura anche solo un minuto. La perseveranza è ciò che caratterizza un nuotatore di alto livello. Tutti noi appassionati ed ex nuotatori ci aspettiamo di vedere presto nuovi nomi nel palmares delle nuotatrici italiane di alto livello che speriamo possano regalarci prestazioni mozzafiato per tanti anni come ha fatto Federica Pellegrini.