Di Nicola De Angelis.
Il clan dei Casamonica ha subito un altro duro colpo, questa volta gli arrestati sono stati ben 23. Il grande impero costruito negli ultimi anni è stato creato grazie ad estorsioni, droga, strozzinaggio ed alleanze con altre famiglie criminali. La loro rete criminale si sta espandendo a macchia d’olio, ma solamente adesso si riesce a contrastare questa criminalità con i giusti mezzi. Al termine dell’indagine sono state arrestate anche delle donne arruolate nel traffico di stupefacenti. Questo “mostro” ha tante teste e sta diventando impossibile individuare un solo responsabile o ancor meglio un boss. La criminalità sta contagiando anche le donne, piano piano anche loro stanno prendendo una posizione di rilievo all’interno del clan, hanno sempre più potere decisionale e molte volte sono proprio loro che contrastano in prima persona le forze dell’ordine. Siamo ormai arrivati ad una lotta tra lo Stato e le famiglie criminali. I clan si sentono i padroni di Roma e delle zone limitrofe, mettendo sotto scacco molte povere persone. In continuo si prova a combattere questo tipo di criminalità, quando si pensa di aver sconfitto finalmente questo “male”, proprio come un mostro a tante teste, eccolo li che riprende vita più forte e con nuove forme di criminalità. Per vincere questa lotta non basta abbattere le ville sfarzose che si sono creati abusivamente nel corso degli anni, bisogna colpire dove fa più male, dove è più difficile rialzarsi ovvero i loro patrimoni. L’ultima operazione delle forze dell’ordine ha colpito proprio quest’ultimo, sequestrando oltre 400 mila euro in contanti e gioielli di ogni genere. Questi sono i colpi da infliggere per distruggere un clan diventato cosi potente in cosi poco tempo, bisogna colpire le fondamenta e da li iniziare la scalate fino ad arrivare agli esponenti di rilievo delle varie famiglie alleate. I cittadini sono stufi di vedere e sentire atti di continuo sopruso nei loro confronti, nessuno più è libero di esprimere la propria idea senza la paura di una ripercussione. Molte attività commerciali presenti sul suolo romano pagano il pizzo, per non incappare in guai peggiore o in minacce intimidatorie. Persone che con dei sacrifici aprono un esercizio commerciale si devono veder sottrarre da sotto il naso i propri incassi se poter muovere un dito. In quei casi ribellarsi equivale a mettersi contro di loro è vivere nella paura di una vendetta e di una ritorsione ancor più grande del pizzo. Il fulcro delle loro operazioni si trova nel quartiere Romanina dove regnano e dettano legge. La loro organizzazione con il tempo ha preso forma ed adesso poggia su basi solide come onore, omertà e solidarietà. Le donne sono di pari numero agli uomini per un motivo molto semplice, le spose di ogni Casamonica hanno il compito in caso il proprio marito viene arrestato di vegliare sulla sua zona di competenza ed aspettare che ritorni. Questo deve essere chiaro per ogni membro. Il clan ha preso molte “regole” dalle varie famiglie mafiose presenti in Italia come la Ndrangheta, la Camorra. Queste regole si sono solidificate nel tempo modellandosi su misura della famiglia. Hanno costruito il proprio impero nel giro di anni, instaurando amicizie con vari esponenti criminali e con agganci nella politica. La loro influenza è arrivata nelle sfere più alte della società ed è proprio per questo che adesso risulta sempre più difficile vincere questa lotta interna.