Di Giorgia Di Stefano.
Tra i paesi da visitare almeno una volta nella vita c’è sicuramente la Turchia, una nazione che si trova nella zona sud ovest dell’Asia e che ha davvero molto da offrire a chi la visita.
Dal punto di vista artistico la peculiarità del Paese sta nella presenza sia di arte greca, sia di arte di matrice araba in quanto la sua storia vede prima la civiltà greca e, solo successivamente, la civiltà araba che ha avuto la meglio importando una cultura diversa da quella presente prima nella zona. Ad Istanbul troviamo infatti la meravigliosa Moschea Blu, costruita interamente in stile ottomano su decisione del sultano Ahmed I per riaffermare il potere del suo impero. Si tratta di una delle moschee più importanti della città e il suo nome deriva dalle decorazioni interne, realizzate con 21.043 piastrelle i ceramica turchese, colore dominante nel tempio. Ad Efeso invece possiamo ammirare la Biblioteca di Celso, realizzata in età traiana in onore di Tiberio Giulio Celso Polemeano, personaggio illustre che ricoprì tutte le cariche del cursus honorum romano. La biblioteca costituisce anche il monumento sepolcrale di Celso e si trova in una zona nevralgica della città, proprio a ridosso dell’agorà commerciale.
Una tappa imperdibile per chi visita la Turchia è il Grande Bazar di Istanbul, che con i suoi 4000 negozi in 61 strade costituisce uno dei mercati coperti più grandi al mondo. Spesso è considerato uno dei primi centri commerciali al mondo, infatti è stato commissionato da Maometto II e terminato nel 1461. La bellezza e il fascino di questo bazar gli permettono di non crollare di fronte ai moderni centri commerciali e nel 2012 è stato approvato un progetto di restauro. Questo progetto dovrebbe risolvere i grandi problemi del mercato tra cui la mancanza di adeguati servizi.
Se il paese è così florido e vario dal punto di vista artistico non si può dire lo stesso della politica turca. Il politico Erdogan infatti è diventato presidente della repubblica nel 2014 e da allora ha istituito un governo che giorno dopo giorno ha acquisito le sembianze di una dittatura. Ad ogni elezione sembra che il consenso dei cittadini si stia erodendo, ma la risposta del presidente è sempre la stessa: ridurre l libertà dei cittadini. La Turchia sembra sempre meno una democrazia, giornalisti e attivisti, ma anche cittadini comuni vengono arrestati e perseguitati dalla magistratura che è al servizio del potere politico. Alcuni aspetti della democrazia vengono mantenuti, ma in cambio di poco pane in più i cittadini chiudono gli occhi di fronte agli arresti, alle purghe, alle sparizioni e alla propaganda pervasiva degna di un romanzo di Orwell.
Insomma, la vita di un cittadino turco non deve essere semplice, ma da turisti si è in grado di prendere solo il meglio di un paese e di percepirne la vera anima stando a contatto con le persone e la cultura.