Di Giordano Tabbì
Uno dei personaggi più importanti della storia del calcio, Diego Armando Maradona, argentino di Lanus, classe 1960, è considerato da molti il calciatore più forte del mondo e l’unico effettivamente capace di vincere da solo le partite. E’ soprannominato “El pibe de oro” (“il ragazzo d’oro”), per via del suo talento e delle sue abilità con il pallone tra le gambe.
Ragazzo con i piedi fatati, mancino naturale ma bravo con entrambi i piedi, sin dalla sua giovane età è stato guidato da una personalità grande ma molto fragile. Già, perché Maradona viene ricordato per quello che lo ha reso famoso, giocare a pallone, ma anche per quello che è stato aldilà del campo di gioco. Maradona infatti è stato sospeso dall’attività agonistica due volte, la prima nel 1991 quando risultò positivo alla cocaina ad un test antidoping, mentre la seconda volta quando risultò positivo alla efedrina ai mondiale USA 1994.
Calciatore di una classe cristallina, saltava avversari come birilli e trascinava la sua squadra alla vittoria a volte con una semplicità unica. E’ entrato in particolar modo nel cuore dei tifosi del Napoli, che vedono ancora oggi in Maradona la figura di “salvatore”. Incredibile quello che ha fatto in terra partenopea, due scudetti, una coppa Italia, una supercoppa italiana e una coppa Uefa. Ha scritto la storia del Napoli calcio, l’ha portato dove nessuno si aspettava e ancora oggi nella città, ad anni di distanza, si riesce a sentire cosa ha significato per i napoletani Maradona.
E’ stato protagonista anche con la nazionale Argentina, in modo particolare nel mondiale del 1986, in quella famosa edizione Diego condusse l’Albiceleste alla vittoria, grazie anche alle sue cinque reti, tra le quali vanno sicuramente ricordate le due siglate nei quarti contro l’Inghilterra, quella della “mano de Dios”, cioè il famosissimo gol di mano, ed il gol del secolo, quando Maradona scartò tutta la nazionale avversaria, portiere compreso, e segnò una rete diventata leggenda.
Diego Armando Maradona però ha avuto tantissimi problemi nella sua carriera, come quello della cocaina, che si è portato avanti per moltissimi anni, ma anche problemi con il fisco, con il peso, si era molto ingrassato durante il ciclo di disintossicazione, problemi che hanno rallentato la sua carriera e non gli hanno permesso di esprimersi al massimo delle sue potenzialità. Ma nonostante ciò “El pibe de oro” ha dimostrato di essere il giocatore più forte che abbia mai calcato un campo di pallone. Ha avuto una vita travagliata, con vari problemi, non ha saputo gestire i soldi, o magari non è stato neanche aiutato in alcuni casi, ma nonostante questo è diventato un simbolo per Napoli e per l’Argentina, un fuoriclasse, un mito. Clamoroso come non abbia mai vinto un pallone d’oro uno così, che però di dorato aveva sicuramente i suoi piedi, con i quali riusciva a far sognare migliaia di persone. A Napoli ancora gridano il suo nome, emblema della città e di una generazione, che ha esultato ad ogni sua giocata ed ha urlato a squarciagola per ogni suo gol, dove cantavano: ” Maradona e’ meglio ‘e Pele’”.