Di Giorgia Di Stefano
Sembra il set di un film d’azione l’attuale situazione politica venezuelana, manca soltanto un supereroe con tanto di mantello pronto a sacrificarsi per salvare i civili.
A muovere i fili degli scontri sono Nicolas Maduro, presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela dal 2013, e Juan Guaidó, leader dell’opposizione venezuelana che si è autoproclamato presidente. Il conflitto che da settimane sta generando il caos e la guerra civile nel paese ha causato violenza ed incomprensioni non solo all’interno dei confini venezuelani, ma anche personalità politiche straniere si stanno schierando a favore dell’uno o dell’altro leader. Primo tra tutti il Ministro degli Interni leghista Matteo Salvini, il quale ha sempre dimostrato una forte opposizione nei confronti del presidente Maduro, arrivando addirittura a dichiararlo un “fuorilegge che maltratta il suo popolo” e andando contro il parere del Movimento 5 stelle, alleato della Lega al Governo. Su 28 paesi dell’UE, sono 21 le nazioni che hanno riconosciuto Guaidó, tra cui la Bulgari e Malta, ma per Maduro invece non è la stessa cosa dato che può contare sull’appoggio di pochi paesi. “Ripugnante e ridicolo”, così viene definito il governo del presidente dal Gruppo di Lima.Anche Papa Francesco, il quale afferma di non aver ancora letto la lettera inviatagli da Nicolas Maduro. Nonostante ciò vuole precisare che interverrà soltanto se la mediazione della Santa Sede sarà richiesta da entrambe le personalità coinvolte in questo scontro. Non è facile dire come si concluderà questo conflitto, ma una cosa è certa: se gli apparenti protagonisti sono i due leder politici, coloro che sono davvero coinvolti sono i civili, uomini e donne che ogni giorno lottano per continuare a fare in modo che la loro vita sia il più serena possibile.