Di Fabiola Capone Braga. Steven Easterbrook cinquantadue anni, amministratore delegato di McDonald’s, è stato costretto a dare le dimissioni.
Il board della società ha preso questa decisione in seguito ad un’indagine interna. Questa, ha fatto affiorare la relazione tra il dirigente ed una sua collega. Anche se il rapporto è stato dichiarato consensuale, ha violato le norme etiche e la violazione della policy a cui tutto il personale deve attenersi. Secondo la società, Easterbrook è colpevole di aver violato il codice di condotta interno. Con un comunicato ha affermato che l’ex amministratore,divorziato con tre figli, ha dimostrato “scarso giudizio”.
Easterbrook, in una lettera di scuse, dopo aver appreso la drammatica notizia scrive: “E’ stato un errore, sono d’accordo con il consiglio di amministrazione sul fatto che è ora di farmi da parte”.L’ex amministratore era stato assunto per la guida della grande multinazionale, a causa di una crisi per il calo delle vendite e dei clienti. Poco prima infatti l’azienda ha avuto una delle peggiori crisi finanziare della sua storia. Easterbrook, puntando sul mercato delle consegne, ha raddoppiato il valore dell’azienda. A succedere all’ex salvatore dell’azienda, diventato Ceo nel duemila quindici, sarà Chris Kempczinski di cinquantun’ anni presidente di McDonald’s Usa. Il nuovo amministratore delegato e ad, ha dichiarato con molto entusiasmo di essere grato per il nuovo incarico e di essere “particolarmente fortunato ad essere circondato da una squadra così piena di talento, mentre guardiamo il marchio verso il futuro”.
Il consiglio di amministrazione ha dichiarato nella nota che il passaggio di consegne al vertice “non è legato in alcun modo ai risultati operativi e finanziari della compagnia”. Sembra infatti che lo scorso anno i ricavati abbiano raggiunto più di ventuno miliardi di dollari.
Le sfide però non sono finite per il nuovo amministratore che, oltre a ricoprire un doppio incarico, deve mantenere e tentare di superare i traguardi raggiunti dal suo predecessore.