Di Giovanna Bacco. Attenzione, prudenza, responsabilità. Molto spesso, ormai, ci imbattiamo in queste parole quando si parla di inquinamento atmosferico. Un problema che riguarda tutti, anche se forse non ce ne rendiamo conto. Un problema che potrebbe risultare impossibile da affrontare e persino da superare, ma in realtà basterebbe solo un po’ più di accortezza, di sensibilità, di tatto. Anche perché si sta parlando di un tema che riguarda l’ambiente in cui viviamo, i luoghi che quotidianamente frequentiamo… un tema, insomma, che coinvolge il nostro pianeta. E siamo proprio noi ad accentuare questo fenomeno, giorno dopo giorno. L’uso delle automobili, il riscaldamento domestico e le attività industriali sono infatti considerate le principali cause dell’inquinamento atmosferico… e tutto questo si riversa inevitabilmente sull’uomo, sulla nostra salute, che dovrebbe essere un bene da preservare, da proteggere, da curare attentamente.
Quando si parla di inquinamento atmosferico, ci si riferisce sostanzialmente ad una cerchia ristretta di sostanze chimiche, come per esempio: il monossido di carbonio, il biossido di zolfo, gli ossidi di azoto, il benzene, le cosiddette polveri sottili (il Pm10), il piombo e gli idrocarburi policiclici aromatici, che sono considerati gli elementi inquinanti più diffusi e conosciuti. Ma, è anche vero che la maggior parte della ‘colpa’ l’abbiamo noi… la presenza dell’uomo è, difatti, una delle cause più forti e determinanti per la pericolosità di questo fenomeno. Tanto è vero che maggiore è la presenza dell’uomo su un territorio, maggiore sarà l’inquinamento atmosferico presente: non a caso le zone più inquinate sono le grandi città. Non possiamo quindi chiudere gli occhi e far finta che sia un problema che non ci riguardi in prima persona, che tanto coinvolge gli altri, che tanto a noi non tocca minimamente. Ed è proprio pensarla in questo modo che costituisce il primo vero grande problema per noi stessi e per l’umanità. Perché se in primis non ci si rende conto della gravità del fenomeno e di quanto questo possa costituire un danno per noi, per le persone che amiamo e per la nostra vita, allora diventa ancora più complicato affrontarlo e soprattutto attuare dei comportamenti che possano essere giusti per noi e per gli altri… comportamenti che dovremmo adoperare sia a breve che a lungo termine.
Ma cosa si può davvero fare nel concreto per ridurre l’inquinamento atmosferico? Innanzitutto, potremmo cominciare a rinunciare sempre di più all’automobile e optare per il trasporto pubblico, oppure, in caso di estrema necessità, usare le auto di ultima generazione, quelle meno inquinanti. In alternativa, ci si può anche rivolgere ai servizi di car sharing che ci consentono di avere la vettura solo quando ci serve e a costi davvero contenuti. O, perché no, potremmo usufruire della comoda e salutare bicicletta! Potremmo, poi, evitare sprechi inutili, utilizzare il riscaldamento e il condizionatore in maniera adeguata ed accurata per cercare di ridurre l’inquinamento domestico, oppure, attivare gli elettrodomestici come la lavatrice e la lavastoviglie in orari in cui l’energia elettrica costa ed inquina molto meno. Tutti piccoli accorgimenti per cercare di abbattere definitivamente l’inquinamento atmosferico e per avere un futuro sano e pulito, che possa mirare alla prevenzione e alla qualità della nostra vita e dell’aria che respiriamo e di cui ci nutriamo costantemente.