Di Concetta De Giorgi. Apriamo un altro capitolo dolente per la viabilità già caotica della città di Roma con la presenza sempre più indisciplinata di questo nuovo piccolo mezzo di trasporto individuale che è il monopattino elettrico, diventato nel giro di poco tempo una nuova moda nel trasporto della cosiddetta micromobilità elettrica a zero emissioni.
Per il nuovo Codice della strada questi mezzi devono essere dotati di un regolatore di velocità configurabile in funzione dei limiti di velocità previsti, sono ammessi solo nelle aree pedonali e piste ciclabili, ma non sul marciapiede, il conducente non ha l’obbligo del casco ma del giubbotto catarifrangente, che puntualmente quasi nessuno indossa.
Certo i più giovani non possono ricordare che effettivamente il monopattino aveva già fatto il suo capolino anni fa non era elettrico e non si saliva sopra e si veniva trasportati, si muoveva con la forza-spinta procurata da un piede che creava quel movimento necessario per farlo camminare, indispensabile soprattutto quando la strada non era in discesa. Copiato da questo modello, ma con la potenzialità-capacità di oggi di essere trasportati, permette così di spostarti per brevi tragitti all’interno della città.
Il monopattino sicuramente non è veloce, ma permette di raggiungere più facilmente un luogo senza dovere rimanere intrappolati nel traffico di Roma, ma la loro pericolosità risiede nel loro circolare “zigzagando” tra le auto ferme al semaforo, innervosendo ancora di più il guidatore che ormai si vede circondato nella sua normale giornata persa nel traffico cittadino, oltre che dai motorini, dalle biciclette, ora anche da questi “nuovi” veicoli elettrici.
In città i “nuovi monopattisti” si sentono padroni di muoversi a loro piacimento sia per strada che sui marciapiedi irrispettosi di intralciare con il loro mezzo il percorso di una carrozzina oppure di un semplice pedone. I conducenti del monopattino non devono essere un pericolo per il modo indisciplinato di condurre questo mezzo in una città; il fenomeno va disciplinato per la sicurezza di tutti.
Monopattino elettrico: un pericolo da disciplinare