Di Chiara Rivieccio

Una rivalità vecchia di secoli: una diatriba infinita su tutto, o quasi. Dai vini ai formaggi, dalla moda al calcio,dal turismo alle auto. Ma soprattutto dalla politica ai migranti Due nazioni, Italia e Francia,  in eterno conflitto; più litigiose di suocera e nuora.

In fondo lo sappiamo tutti quanto sia vero il detto parenti serpenti, poichè le più grandi rivalità scoppiano in famiglia. E noi e i nostri “cugini” francesi non facciamo certo eccezione.

Ma nonostante questo da sempre la convinzione dei cittadini d’oltralpe è di essere migliori di noi in tutti i campi. Salvo poi, e la storia ce lo insegna, aver preso clamorose batoste, e non di poco conto. Assistiamo nella vita di tutti i giorni a sfide economiche e commerciali a colpi di telecomunicazioni, cantieristica, atelier di moda e finali dei mondiali di calcio combattute a testate, non avendo altri argomenti in campo.

Se però ci soffermiamo ad analizzare la situazione politica attuale, con le recenti rivolte dei gilet gialli, a fronte di una situazione italiana abbastanza confusa, balza subito agli occhi quanto anche in Francia sia evidente una profonda crisi sociale, una ribellione verso le istituzioni, solamente espressa in maniera più violenta e impetuosa di quanto in Italia i cittadini abbiano fatto con il loro voto alle ultime elezioni.

Due modi diversi di analizzare il malessere, esattamente come due cugini che, pur affrontando problemi simili all’interno della famiglia, così come sta avvenendo per noi in Europa, li affrontano con la diversità dei loro caratteri e delle loro esperienze di vita vissuta.

Saremo partigiani, nazionalisti fino al midollo: ma una cosa è certa. Italy…for ever!

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