Di Eleonora Gentile

Un museo diverso rispetto a quelli che siamo abituati a visitare. Un museo a cielo aperto,senza pareti nè soffito, visitabile gratuitamente 24 ore su 24!!!
Se vi state chiedendo di cosa parlo,mi riferisco al quartiere Tor Marancia di Roma. Un labirinto di storie, segni, colori; dove potrai scoprire opere dai colori vivaci e di gran valore artistico che ti faranno stupire,meravigliare ed emozionare per la loro bellezza.

A Roma, già da qualche anno è in atto la riqualificazione urbana di zone periferiche attraverso l’utilizzo della Street Art. I quartieri pionieri, sono stati il Pigneto, San Basilio e la zona fra Ostiense e Testaccio. Ma nel 2015 è stato il turno di un’altra borgata storica della città, ovvero Tor Marancia,dove venti artisti, provenienti da diversi paesi, hanno realizzato dipinti murali sulle facciate delle palazzine del comprensorio con lo scopo di trasformare la borgata romana in un distretto di arte pubblica contemporanea unica al mondo, coinvolgendo in questo processo la comunità locale.
Così, il “grigiore” e la “monotonia” delle 11 palazzine di Via di Tor Marancia n. 63 hanno lasciato spazio al colore,alle forme simboliche e fantasiose che si arrampicano lungo le pareti delle abitazioni, dando in questo modo, natura e anima ai muri di mattone utilizzati come fossero delle vere e proprie tele.

STORIE…
Alcune delle opere , hanno una vera e propria storia,sono infatti legate alla specifica palazzina sulle quali sono state realizzate, come ad esempio il “Bambino Redentore” dell’artista francese Seth . Il bambino da cui trae ispirazione, e che viene mostrato nell’atto di arrampicarsi su una scala per affacciarsi sul futuro, è Luca. La sua storia è una delle più emozionanti del percorso, perchè Luca è nato e morto in quel palazzo mentre giocava a calcio. Un’immagine che oltre a non voler far dimenticare l’accaduto è segno di forte speranza perchè oltre il cemento, il cielo è sempre blu.Troviamo poi,tra i murales più colorati “Cascata di Parole” del tedesco Satone. Quest’opera è nata da una discussione scattata fra due inquilini a due piani di distanza, talmente animata da far decide all’artista di trasformare le urla in colori . E poi, “La Percezione” che raffigura un occhio intento ad osservare,cosi come le donne del comprensorio che dalla finestra guardano il mondo.

COME ARRIVARE
La stazione più vicina è quella della Garbatella, da lì con una passeggiata di circa venti minuti si arriva a destinazione. L’altra possibilità è quella di prendere da Termini l’autobus 714.

Se è vero che l’arte non riproduce ciò che è visibile,ma rende visibile ciò che non sempre lo è,grazie alla colorata street art,il quartiere Tor Marancia, della periferia di Roma, per molto tempo dimenticato, ha finalmente trovato il prestigio e la visibilità che merita.
Ora non vi resta che munirvi di una macchinetta fotografica, di qualche buon amico e andare a  percorrere questo percorso un pò alternativo , dove i colori sono i veri abitanti dello spazio.

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