Di Nicola De Angelis

Corruzione e finanziamento illecito: questi i capi di accusa spiccati dalla seconda sezione penale del Tribunale di Roma  contro l’ex sindaco Gianni Alemanno.

Gianni Alemanno è stato sindaco di Roma dal maggio 2008 al giugno 2013, durante il periodo dell’elezioni chiese ai cittadini romani un “voto di coscienza”. La domanda che tutti quanti ci dovremmo porre ora è: dov’era la sua coscienza , soprattutto quando la Procura di Roma  lo ha identificato  come un referente dell’organizzazione Mafia Capitale all’interno dell’amministrazione comunale. L’ex sindaco di Roma, tra il 2012 e il 2014, ricevette, secondo la Procura,  oltre 220 mila euro .  Il sindaco dovrebbe fare il bene dei suoi cittadini e invece Alemanno ha fatto completamente l’opposto, stando alla Procura di Roma, fregandosene di chi lo aveva votato, riponendo in lui la fiducia per un cambiamento. Ovviamente non  si può dire che lui sia l’unico responsabile di questo tipo azione, perché altri lo hanno fatto prima di lui e altri lo faranno. Il fatto ancor più grave è sapere che il primo cittadino di Roma,secondo la Procura sia colluso in questo giro di corruzione senza dimenticare la sua complicità con persone che facevano parte della banda della Magliana, proprio coloro che misero a ferro e fuoco Roma per il controllo politico e criminale provocando molte vittime. Proclamarsi innocente dopo un’accusa infamante è il minimo e adesso farà secondo gli avvocati della sua difesa, le contro deduzioni, ma non è una bella figura, che rischia di appannare definitivamente un’immagine pubblica. La città di Roma non può passare agli occhi del mondo come un luogo dove sono le organizzazione criminali a fare il bello e il cattivo tempo. Purtroppo grazie a questo panorama   la capitale d’Italia insieme ai suoi cittadini è passata agli occhi di tutti come un luogo dove regna la criminalità. Proprio per questo regna l’indignazione e ciò che i cittadini di Roma vorrebbero è che questi fatti non accadessero, che il discredito finisca una volta per tutte. La fiducia si conquista non si compra, tutti noi avevamo riposto la nostra fiducia in una classe politica nella speranza, vana a questo punto, di vedere finalmente trionfare il bene di una città. Purtroppo così non è stato e soprattutto noi giovani abbiamo bisogno di avere altri modelli di identificazione politica, e non possiamo dire che l’ex sindaco, a quanto dice la Procura di Roma, abbia percorso la strada dell’esempio . Dobbiamo credere che le persone che ci governano siano non solo capaci, ma persone oneste, limpide, lineari: persone che vogliono il bene di una città e non quello del tornaconto. Persone che siano di esempio soprattutto ai giovani: perché siamo il ricambio generazionale, perché abbiamo bisogno di una guida politica, morale. Pronta al dialogo e alle esigenze di una città. Non abbiamo bisogno di chi si copre di sospetti e di chi viene indagato dalla Procura, sia chi esso sia e a quale colore politico appartenga.