Di Emanuele Montuori

Piove sempre sul bagnato, l’Inter di mister Spalletti affonda rovinosamente alla Sardegna Arena. Nerazzurri quasi irriconoscibili  in terra sarda, dominati e sopraffatti da un Cagliari che grazie alla strepitosa preparazione della gara riesce a far rivivere a tutti i tifosi interisti il fantasma degli anni passati. Sembra quasi ciclica come cosa: i nerazzurri hanno sempre un impatto deciso e forte sul campionato di Serie A che li porta molto spesso tra le prime tre della massima serie con diversi punti di vantaggio sulle inseguitrici, che però questa volta, sono più agguerrite che mai.

Con la sconfitta di Cagliari l’Inter ora si trova solo a +2 sul Milan e a +3 sulla Roma e in questa giornata di campionato rischia di scivolare dal terzo al quinto posto. Occasione ghiotta per le inseguitrici che si vedono costrette a vincere per rendere ancora più interessante una corsa Champions che quest’anno come non mai sembra davvero interminabile.

Spalletti sempre più con il fiato dei dirigenti sul collo, delusi e amareggiati da una sconfitta più che evitabile, rischia la panchina. E’ già da diverso tempo che si parla di un suo eventuale sostituto: in prima fila c’è Antonio Conte che scalpita per tornare ad allenare. Sembra quasi che il tanto carismatico allenatore dell’Inter stia subendo la pressione della società, che in caso di un altro suo passo falso sarà pronta a levargli la panchina.

Ma i guai non sono finiti in casa Inter: è quasi come se il tempo si fosse fermato a qualche settimana fa, quando scoppiò il caso Icardi. Si perché da quando il centravanti argentino, sotto consulenza del suo agente nonché anche sua moglie (Wanda Nara ndr), ha chiesto un aumento dell’ingaggio le acque hanno incominciato ad agitarsi. Icardi è rimasto in tribuna per ben tre volte senza recar effettivamente nessun danno alla squadra, ma ieri sera qualcosa non è andato nel verso giusto. Affrontare il Cagliari in casa non è mai un’impresa facile per nessuna squadra, ma questo non ha mai impedito alle altre forze del campionato di fare punti alla Sardegna Arena.

L’Inter è davvero cosi tanto Mauro dipendente? Questo è il pensiero che sta balenando in testa a tifosi e società da questa mattina, che a questo punto si trovano davanti a un bivio: perdonare il loro bomber e aumentargli l’ingaggio come da sua richiesta o continuare su questa strada con il rischio di incappare in serate come quella di ieri.

Acconsentire alle richieste di Icardi vorrebbe dire creare un precedente per i dirigenti nerazzurri, il quale potrebbe ritorcerglisi contro in futuro nel momento in cui un altro tesserato pretenda un trattamento simile.

Acconsentire alle richieste di Icardi vorrebbe dire mostrarsi deboli nei confronti di un giocatore che fa tutto quello che la moglie gli dice.

Ora sta all’Inter, la prossima sfida che attende i nerazzuri è con la Spal in casa: sarà un Icardi si o un Icardi no? Se l’argentino sarà in campo vorrà dire solo una cosa. che i dirigenti avranno abbassato i pantaloni.

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