Di Cristina Falcioni.
Ora che sappiamo come comportarci con loro per farli stare bene i primi giorni nella nuova casa, possiamo occuparci di un altro aspetto importante nella vita di un cane: l’educazione.
Innanzi tutto bisogna fare una premessa: quando si comincia ad educare un cane, la cosa più sbagliata da fare è picchiarlo perchè ha sbagliato qualcosa, LE BOTTE NON SERVONO A NIENTE! Oltre a non servire ad educare sono sbagliate anche moralmente.
Detto questo, ci vorranno sicuramente un sacco di pazzienza e molto tempo ma alla fine sarà una grande soddisfazione. Il cane , essendo un animale, non può capire la nostra lingua ad eccezzione di alcune paroline che lo aiuteranno a distinguere certi comportamenti che dovrà ottenere come “seduto”, “fermo”, “aspetta” e “no”, ma queste parole dovranno essere accompagnate da una voce ferma e alcuni gesti con le mani come un dito alzato. Un altro metodo che funziona e aiuta il cane sono i premi come biscottini o pezzettini di carne (quella apposita per i cani).
Uno degli aspetti dell’educazione del cane è il comportamento con gli altri animali, che siano fuori o dentro casa.
Se in casa abbiamo già altri animali è bene abituare subito il cane a comportarsi in un certo modo con il suo nuovo amico. Se si tratta di altri cani o gatti è un gioco da ragazzi: i più grandi di solito hanno una sorta di “rispetto” per il cucciolo, lo vedono proprio come noi vediamo un bambino e quindi oltre ad abituarsi subito a loro, gli insegneranno alcuni comportamenti che gli sono stati insegnati a sua volta. Se l’altro animale è un rettile, come una tartaruga per esempio, il processo è un po più lungo ma non impossibile. Le tartarughe sono più piccole e delicate del cane perciò, con l’aiuto dei premi, si deve spingere il cane ad interagire con loro annusandole solamente senza toccarle o dargli fastidio. Ad ogni azione giusta , parole di incoraggiamento e premio, ad una azione sbagliata invece bisogna tirarlo indietro e alzare un dito che, insieme ad un tono forte e deciso, il cane piano piano comincerà ad associare alla parola “no”. Questo per un po di tempo finchè non gli verrà naturale e funziona per qualsiasi animale domestico.
Quando , invece, dopo i primi tre mesi arriverà il tempo di portarlo fuori a fare delle belle passeggiate, arriverà il momento di fare nuove amicizie e sarà molto frequente incontrare altri cani ed è per questo che è importante farlo subito, dalle prime uscite. Non avendo mai interagito con altri suoi simili è bene fin da subito fare in modo che si avvicini a tutti i cani che incontra, maschi e femmine, tranne qualche piccola eccezione se si parla di cani che potrebbero attaccarlo o avere un attegiamento ostile. Quando si avvicinerà agli altri, è bene tenere il guinzaglio morbido e non tirato altrimenti lui lo vedrà come un segno di pericolo da cui deve stare attento. Mai essere tesi o aver paura che l’altro cane possa attaccarlo altrimenti questa anzia si trasmetterà al cane che non riuscirà più a dare confidenza agli altri.
Questi piccoli attegiamenti sono fondamentali per far crescere il cane in un amiente pieno di amore e amicizie.