Di Cristina Falcioni

Pedofilia. Un tema forte su cui in questi giorni si sta discutendo molto dopo le accuse fatte ad alcuni preti e al Vaticano. Di certo non è la prima volta che se ne parla ma, dice Papa Francesco, questa volta si prenderanno seri provvedimenti per riuscire a dare giustizia alle vittime.

Questo tema è così dibattuto che, anche per aprire gli occhi a chi è ancora scettico, se ne parla ormai anche nei film. Il cinema, seguendo ogni cambiamento sociale, non poteva mancare nel tirar fuori pellicole che trattassero di questo argomento. Molti trattano la pedofilia in maniera demenziale, facendo vedere scene stupide che non trasmettono emozioni, mentre altri creano film emozionanti in cui , attraverso l’inquadratura giusta, si percepisce la paura, il dolore e la vergogna della vittima.

Questo è il caso di due film che hanno sbancato al botteghino e, secondo il mio modesto parere, sono i migliori due film fino ad ora ad aver trattato questo argomento.

IL CASO SPOTLIGHT: Regia di Tom McCarthy con Michael Keaton, John Slattery, Mark Ruffalo e Rachel McAdams. Un cast d’eccezzione per un film mozzafiato vincitore di molti premi Oscar tra cui “Oscar al miglior film” . Spotlight è un reparto del giornale The Boston Globe a cui viene assegnato l’incarico di condurre un’ inchiesta su diversi abusi di minori e investigando scoprono che a essere coinvolta in questi abusi era la Chiesa. Il film si basa su fatti realmente accaduti e sulle vere indagini su un arcivescovo accusato di aver coperto molti atti di pedofilia avvenuti in diverse parrocchie.

Non è soltanto un abuso fisico ma anche un abuso spirituale.

SLEEPERS: Regia di Barry Levison con Brad Pitt, Robert De Niro, Kevin Bacon e Dustin Hoffman. Tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di Lorenzo Carcaterra. La storia parla di quattro amici che vivono in un quartiere malfamato di Manhattan, cresciuti con codici di comportamento dettati dalla malavita. Per questo, dopo un furto finito male, finisco in riformatorio. In questo riformatorio i quattro ragazzi vengono presi di mira da quattro sorveglianti e vengono sottoposti, per l’intera durata della loro detenzione, a violenze e abusi sessuali.

Io non voglio che lo sappia nessuno perché o non ci credono o non glie ne frega niente, la verità ci resta dentro […] Vorrei solo poter dormire una notte senza dovermi preoccupare di chi mi entra in camera, il giorno che lo potrò fare sarò un uomo felice.

Quattordici anni dopo, due dei quattro ragazzi, uccidono due dei sorveglianti che avevano abusato di loro, mentre gli altri due sorveglianti vengo messi in prigione.

Per quanto una persona provi a dimenticare e eviti di parlarne per paura o vergogna, un abuso sessuale, è un fatto che ti rimane dentro, è un tratto indelebile nella mente che ti farà vedere sempre le cose in modo diverso da chi non ha mai vissuto una cosa del genere. Purtroppo per quanto se ne voglia parlare e per quante prediche e promesse si possano fare, cose del genere accadranno sempre e spesso in luoghi in cui non ce lo si aspetterebbe mai, portando vergogna e sfiducia nella casa del Signore.