Di Giordano Tabbì

La MotoGP nella parte iniziale della competizione non ha deluso le aspettative, emozioni e colpi di scena, sorpassi, cadute e riprese. Dovizioso è lì, primo in classifica dopo tre gare del motomondiale. A seguire c’è un ragazzotto che non ha voglia di mollare, il “dottore” Valentino Rossi, numero in codice 46. Il decimo titolo mondiale sta diventando un’ossessione, negli anni è stato anche molto vicino ma alla fine non è mai arrivato. Quest’anno non ha ancora vinto nessun gran premio ma si sa che nella MotoGP conta la regolarità. Marquez rimane il favorito, Dovizioso il suo principale rivale, ma quel vecchietto di quarant’anni che ha ancora tanta voglia di vincere, li insegue ed ora si trova secondo. E’ vero che il campionato è appena iniziato ma mai come quest’anno tra cadute, ricorsi, colpi di scena, sembra che la regolarità sia per ora il modo migliore per vincere. Come dice Guido Meda, storico commentatore dei motori su due ruote, Rossi c’è, il dottore è presente ed è ancora pronto a stupire. La prossima gara è in Spagna, nel circuito di Jerez, dove il dottore ha sempre ottenuto ottimi risultati, questo fa sperare bene per il prosieguo della stagione.

Non ha divertito ed entusiasmato quanto la MotoGP la Formula 1. La stagione è ormai avviata, e tutte le gare hanno dato la stessa sentenza, doppietta Mercedes. La scuderia tedesca infatti ha stabilito il record al via della stagione di doppiette consecutive, ben quattro in altrettante gare disputate. Un dominio totale e tranne in pochissimi tratti di alcune gare, la Mercedes ha dimostrato una superiorità disarmante. La Ferrari dimostra che non è ancora all’altezza per l’ennesima stagione. Nelle piste dove si è gareggiato fino ad ora, Leclerc ha dimostrato che può mettere pepe al campionato, guida anche con un po’ di incoscienza e di inesperienza, ma nonostante qualche errore, come la curva sbagliata che è costata la pole position alla Ferrari nell’ultimo gran premio, sta facendo vedere tutto il suo valore. Tutto il contrario di Vettel, che aldilà di una macchina che non sta confermando i test pre-campionato, non sta andando al massimo, come se non avesse più motivazioni, anche nelle dichiarazioni sembra non voler più lottare e che sia ormai piegato alla superiorità della Mercedes. Tra le incertezze dei due piloti si inserisce una scuderia che non riesce a coordinare le due auto. Oltre ai vari problemi che le macchine hanno dimostrato, bisogna considerare come la squadra di Maranello abbia sbagliato in maniera evidente le strategie adottate nelle gare. Per impensierire la Mercedes serve ben altro, la Ferrari deve ancora dimostrare tutto, in un ambiente che ormai è totalmente demoralizzato e dove Leclerc per ora sta portando qualche sorriso, perché nonostante la sua imperizia e la sua spregiudicatezza sta dimostrando di mettere tutto sé stesso nel progetto del cavallino, che spera di tornare a vincere il prima possibile.

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