Di Chiara Sabatini.

Whatsapp, il più grande servizio di messaggistica mondiale, è stato attaccato dagli hackers alcuni giorni fa. D’altronde non è la prima volta che la piattaforma di Zuckenberg viene violata e presa di mira e non solo lei purtroppo, ma anche altri servizi importanti di messaggistica e condivisione di foto e contenuti, come Facebook e Instagram. C’è chi si diverte ad hackerare le applicazioni solo come “hobby” insensato e chi come quest’ultima volta cerca di ottenere il controllo di varie funzionalità del nostro cellulare, a partire dalla fotocamera fino ad arrivare al semplice microfono e di rilevare le conversazioni private e la posizione attuale di più di 1,5 miliardi di utenti connessi.

Tutto questo si pensa con lo scopo di far attivare sui nostri smartphone, uno dei più grandi programmi della NSO, Pegasus, diretto da vari governi per le loro attività di controllo degli strumenti di comunicazione e di terrorismo. L’attivazione di questo virus si realizza con una semplice chiamata Whatsapp, senza necessariamente dover rispondere alla chiamata, un fatto decisamente terribile, sopratutto pericoloso per la popolazione connessa a Whatsapp di media età, che non sapendo a momenti come si utilizza un cellulare, si trova intasata da virus che giustamente non sa riconoscere. Per risolvere ed evitare l’eventuale guasto, risolto in breve tempo dagli sviluppatori, bisogna subito recarsi sull’applicazione del nostro smartphone che ci consente di scaricare le app e digitare “Whatsapp” e dopo di che cliccare il tasto “aggiorna”. In questo modo siamo protetti da qualunque attacco, o almeno dovremo esserlo… .

In poche ore la popolazione sembra crollare ogni volta, come se ad ognuno di noi venga tolta l’aria; questo crollo ha senza dubbio un duplice motivo per essere considerato grave. Da una parte ci troviamo di fronte ad una popolazione che senza il cellulare non sa vivere, comincia a soffrire di attacchi di panico, scompensi e crisi. C’è persino chi ci dorme vicino, chi lo usa a tavola invece di dialogare con la propria famiglia o amici e chi è talmente fissato che, pur non avendo a tratti neanche i soldi per arrivare alla fine del mese, ogni mese\anno, deve avere sempre l’ultimo modello di smartphone. Dall’altra invece ci troviamo di fronte ad una e vera e propria violazione della nostra privacy e soprattutto violazione dei nostri diritti umani. Può essere mai possibile che dobbiamo sempre trovarci in situazioni dove a primeggiare sono l’economia, il terrorismo e fatti politici?. Pegasus è un servizio che la NSO cerca di vendere solo ed esclusivamente per l’assistenza ad agenzie di spionaggio e ai governi, per aiutarli nelle loro faccende contro la criminalità e il terrorismo, che sta avanzando sempre di più. Il problema però è che questo servizio automaticamente sfocia in tutti i cellulari, controllando conversazioni, foto e registrazioni: perchè siamo noi che ci dobbiamo rimettere?  Perchè mai se si vogliono controllare le conversazioni di oppositori politici, che è già sbagliato di per sè, dobbiamo essere noi le marionette controllate e sorvegliate?.

Ma sopratutto viviamo in un’epoca dove la tecnologia giorno dopo giorno cresce sempre di più… lei che è la nostra speranza del futuro ancora permette tutto questo?. Chi ci difenderà da questi maledetti hackers?. Bisogna tornare all’epoca dove i cellulari non c’erano?. Per certi versi sarebbe meglio!.

 

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