Di Ilaria Catalli. Colpo basso quello di Cengiz Under, attaccante della Roma, che poche ore dopo l’invasione della Siria da parte dei turchi ha pubblicato su Twitter una vecchia foto che lo ritrae fare il saluto militare, accompagnata da tre bandiere della Turchia.

Un pensiero di supporto a Erdogan? Forse . Quello che è certo è che sono stati molti i commenti negativi degli utenti di Twitter, che hanno sottolineato la delicatezza del momento esortando il calciatore ad evitare di veicolare messaggi di questo tipo.

La vera bufera è stata scatenata, però, dai tifosi giallorossi che hanno subito denunciato il coinvolgimento della società. Il calciatore, nella foto, indossa infatti la divisa ufficiale della Roma.
Pronto ad intervenire Paolo Cento, presidente del Roma Club Montecitorio, sostenendo la protesta dei tifosi e augurandosi che la società prenda le distanze da questo avvenimento, invitando anche il giocatore a non coinvolgere la maglia in questa vicenda. La Roma però sembra preferire il silenzio, Pallotta si giustifica dichiarando che “non è chiaramente decifrabile l’intento del messaggio”. Sarà forse, invece, l’imminente trasferta a Istanbul per la partita di ritorno con il Başakşehir il motivo della minimizzazione di questo gesto?

Pochi giorni prima anche il difensore juventino Demiral aveva rivolto un tweet di sostegno all’esercito turco, ma anche in questo caso si è preferito non intervenire.

Una soluzione diversa, invece, quella adottata dal club tedesco St.Pauli che ha licenziato il proprio centrocampista Cenk Sahin dopo aver appoggiato il massacro dei curdi con un post su Instagram.

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