Di Luca De Lellis. Suicidio sportivo: questa è forse la definizione che rappresenta maggiormente la gara del Westfalenstadion tra Borussia Dortmund e Inter. I ragazzi di Conte mostrano entrambe le facce della medaglia: dopo un primo tempo giocato in quel modo, una squadra matura, consapevole dell’importanza del match, non può subire così tanto psicologicamente il ritorno degli avversari. L’ex CT azzurro, attaccando la società nel post-partita, colpevole secondo lui di aver assemblato una squadra troppo corta nei suoi effettivi, ha voluto mandare un segnale forte: non si può andare avanti sempre con gli stessi; Marotta dovrà intervenire nel mercato di gennaio se non vuole creare una frattura tra società e allenatore. A conti fatti, il 3-2 finale, mette l’Inter con un piede fuori dalla competizione. L’unica speranza la offre lo scialbo 0-0 del Barcellona che, al Camp Nou contro il modesto Slavia Praga, conferma tutte le perplessità di inizio stagione sulla squadra di Valverde, specialmente per quel che riguarda la coesistenza tra Messi e Griezmann.

Il Napoli, che veniva da un momento nero in campionato, era chiamato a dare delle risposte contro il Salisburgo: beh…forse esce dalla partita con ancor più domande. La squadra di Ancelotti dà la sensazione che in questo periodo non le riesca nulla. Koulibaly, considerato uno dei più forti difensori del mondo, è un lontano parente del muro invalicabile della passata stagione; ma non è solo lui, in generale sono pochi i giocatori che stanno dando garanzie. L’unico motivo per sorridere è che, nonostante il pareggio, la qualificazione si fa sempre più vicina. Starà ora ad allenatore e giocatori riprendersi in fretta per rimettere le cose a posto, specialmente in campionato.

In questa notte pazza di Champions è da segnalare anche il pirotecnico 4-4 della splendida partita di Stamford Bridge tra Chelsea e Ajax, con gli olandesi che si fanno rimontare di 3 gol dai ragazzi di Lampard.

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