di Concetta De Giorgi Roma la sua bellezza e la sua storia; Roma che cerca di dare un’immagine di sé proiettata al di fuori nel mondo di una certa organizzazione amministrativa-politica, che tutto lascia intravedere meno che sinergia tra gli enti che l’amministrano e che dovrebbero proiettarla con la tecnologia nell’era del futuro.
Nella realtà ciò che si denota e si respira e solo ed esclusivamente lassismo di Roma non fa altro che evidenziare la disorganizzazione, il disordine che sta vivendo e subendo tutti i giorni che la portano a spegnersi e a spogliarsi della sua bellezza agli occhi della politica e del turismo internazionale, derisi ormai da tutti.
Il turista che viene a Roma, ma anche il cittadino che ci vive deve percepire come cornice quotidiana: buche nelle strade che inghiottano auto oppure che bloccano interi quartieri; come una semplice pioggia mette in ginocchio la città facendo subito scattare allerta meteo, le raffiche di vento fanno cadere alberi decennali, malati da tempo, come fuscelli sulle auto ferme o in movimento , causando quando va bene la loro rottura oppure anche seminando morte; metropolitane che vanno in tilt, con ritardi vergognosi.
Immondizia che finisce in discarica che ogni tanto prendono fuoco senza che avvenga una reale differenziata.
Oppure i clan detengono il potere locale come i signori locali del medioevo, decidendo le votazione di un intero quartiere di Roma, chiedendo il “pizzo” che serve ai commercianti per poter sopravvivere, in quanto considerati loro vassalli.
Gli affitti superano gli stessi stipendi in case che in realtà sono catapecchie, oppure chi non può permettersi un affitto occupa case popolari, si evidenzia una lotta tra poveri, si arriva a far si che le persone anziane non escono più di casa per paura che la possano trovare occupata perdendo ogni loro ricordo.
I gabbiani, i piccioni, i cinghiali i ratti questa fauna che fa parte ormai della nostra città dove niente e nessuno riesce a trovare una soluzione quindi sembra che tutto funzioni poco e male.