Di: Irene Bollici. Sono sempre più frequenti i casi di tossicodipendenza infantile, bambini che nascono già in astinenza: dalle droghe leggere come l’Hashis a quelle più pesanti come cocaina o eroina. Questa triste vicenda si presenta inizialmente a Brescia dove ad oggi, sono già 2 i neonati che mostrano tracce di crisi di astinenza da stupefacenti. Clinicamente parlando questi bambini soffrono della cosiddetta “astinenza neonatale”: non sono nient’altro che tossicodipendenti in fasce perché la loro mamma ha assunto droghe o anche farmaci durante il periodo di gravidanza, cosicché, prima ancora di arrivare al mondo hanno provato già lo sballo. Questo fenomeno è purtroppo in crescita in tutto il mondo, è arrivato anche in Italia, come dicevamo prima il primo caso prende sotto bersaglio Brescia: Ospedale Civile. In cui hanno rilevato addirittura che, nel sangue di questo neonato c’erano tracce di cocaina; ancora è il caso di altri due bambini dove, in loro circolavano cannabinoidi.
Ma un’altra notizia shock arriva nella capitale. Al Policlinico Casilino, dove il Primario Piermichele Paolillo ha dichiarato che sono quattro i bambini ricoverati con la sindrome di astinenza neonatale. Alcuni sono talmente irrequieti per l’astinenza che, oltre ai biberon di latte, le infermiere, devono somministrare loro anche metadone. La sindrome di astinenza si può dividere in due fasce: la prima detta anche Pre-natale, in cui le sostanze vengono tolte alla madre prima del parto, oppure Post-natale dove gli effetti sono visibili sul neonato a partire da 24h dopo la nascita; sul bambino si vedono segni inequivocabili di astinenza grave : aumento del tono muscolare, tremori, scatti muscolari, respiro accelerato. Mentre se le mamme hanno fatto uso di metadone, gli effetti collaterali si presentano nei bambini a circa 4-5 giorni dalla nascita.