Di Fabiana Donato. Batteri, germi e superficialità, commistione di ignoranza e noncuranza. È allarme igiene: non fa male usare l’acqua per lavarsi, è il non farlo che comporta grandi rischi. Lavare le mani potrebbe prevenire malattie killer, a costo zero.  Usare l’acqua in modo intelligente, senza sprecarla, è utile, soprattutto se salva delle vite.

È una questione molto spesso sottovalutata, bisogna capire il perchè del lavare accuratamente le mani. Ovviamente, senza sfociare in crisi ipocondriache, come nel film di Woody Allen: “Basta che funzioni”, dove il protagonista si lava assiduamente le mani cantando per ben due volte “Happy Birthday to you”, e la nevrosi ha la meglio su questa semplice pratica quotidiana. Il protagonista del citato film, non ha tutti i torti. Sfatando alcuni luoghi comuni, non è importante usare tanto sapone e dell’acqua calda per uccidere tutti i batteri killer, contano il tempo e le modalità: sono necessari 45 secondi per insaponare e sciacquare per bene i dorsi, i palmi, le dita e gli spazi sotto le unghie. Questo è necessario per evitare sia il proliferare di infezioni che la resistenza degli antibiotici, perché i batteri si trasformano in super-batteri immuni agli antibiotici. Si genera un circolo vizioso, per cui la scarsa igiene provoca l’aumento di infezioni, che a sua volta porta ad un abuso di antibiotici e i batteri divengono immuni ai medicinali.

“Save Lives: Clean Your Hands!”, questo è il motto portato avanti dalla campagna di informazione promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il 19 novembre, ricorre il World Toilet Day, giornata Internazionale dedicata alla toilette istituita dalle Nazioni Unite nel 2001. L’obiettivo è quello di dare al gesto, l’importanza che merita, soprattutto tenendo presente che ci sono fattori che incrementano la possibilità di contrarre malattie pericolose. Infatti, spesso ci si reca alla toilette con uno strumento che è tanto efficace, quanto sporco: lo smartphone. È l’oggetto più sporco che ci sia e che viene portato ovunque, anche dove non è necessario. A completare il quadro drammatico sono i bagni pubblici e quelli dell’ufficio. Luoghi dove le donne hanno un’estrema difficoltà a utilizzare i servizi igienici, e peggio gli uomini, per evidenti condizioni anatomiche, devono toccare l’organo genitale. Infatti, la trasmissione di infezioni può subentrare proprio dopo… una stretta di mano!

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