Di Davide Proietti. Negli ultimi due anni il personaggio calcistico più discusso non è stato il solito attaccante da 30 gol a stagione, non è stato il portiere saracinesca che ha portato la sua squadra alla vittoria grazie alle sue parate e neanche l’arbitro che con dubbie decisioni ha ribaltato il risultato di un incontro. Niente di tutto questo… Il più discusso in Italia è stato il Var ( o la Var che dir si voglia), un supplemento tecnologico in grado di aiutare il corpo arbitrale a prendere facilmente decisioni che a primo impatto potessero sembrare dubbie. Così però non è stato, anzi i problemi sembrano essere aumentati e quindi la domanda sorge spontanea… Come dovrebbe essere una classe arbitrale in grado di soddisfare appieno le esigenze del calcio italiano e globale? Partiamo quindi dal principale elemento di discordia, l’uniformità di giudizio. È stata ad esempio introdotta la nuova regola per i falli di mano che indica che: se il braccio è staccato dal corpo e tocca il pallone, volontariamente o involontariamente che sia, è sempre calcio di rigore, eppure nella prima parte di campionato sono stati molteplici gli episodi discutibili che hanno diviso le tifoserie e che spesso non sono stati chiariti. Altra regola introdotta da poco riguarda proprio i calci di rigore: il portiere deve tenere sulla linea di porta almeno uno dei due piedi mentre nessun calciatore avversario o non può entrare nell’area al momento del tiro, eppure se andiamo a verificare il rispetto di questa regola noteremo che nei rigori assegnati quest’anno non è stata rispettata neanche la metà delle volte. Allora mi chiedo:che senso ha introdurre nuove regole se poi non si è in grado di farle rispettare?. Da tifoso farei sicuramente qualche cambiamento per far diventare il calcio, che è lo sport più bello del mondo, anche più corretto. Reintrodurrei sicuramente gli arbitri di porta che tanto avevano fatto discutere qualche anno fa, per alcuni potrebbero non avere utilità ora grazie all’avvento del Var ma secondo me altre due persone vicine all’azione potrebbero essere utili ancor di più per chiarire alcuni dei problemi sopracitati. Il secondo aiuto che introdurrei è quello di dare la possibilità di visualizzare il Var anche a un membro per parte degli staff delle due squadre, in tal modo gli arbitri farebbero più attenzione a giudicare poiché i membri potrebbero vedere ed esprimere la loro opinione a riguardo. Non espanderei questo privilegio alla visione nei maxischermi degli stadi perché ovviamente i tifosi potrebbero confondere le decisioni arbitrali e si creerebbero dei disordini. Questi sono degli appunti che potrebbero aggiustare un po’ il caos, l’introduzione della Var è stato sicuramente utile ma finché le regole nom verranno rispettate in maniera oggettiva i cambiamenti lascieranno il tempo che trovano.

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