Di Ilaria Cerbino. La moda non dimentica e in questi giorni vuole ricordare colui che ha lasciato un segno indelebile nel fashion system.E’ passato già un anno dalla scomparsa di Karl Lagerfeld. Direttore creativo di Fendi, di Chanel e del suo personale etichetta, KL.
Icona della moda, Lagerfeld aveva un approccio allo stile innovativo e distintivo, grande fonte di ispirazione per tutti, una vera e propria forza della natura, un personaggio enigmatico con una visione senza eguali della Moda.

Difficile riassumere la carriera del Kaiser, imperatore della moda. Direttore artistico di Chanel dal ’83 impossibile non ricordare tra le creazioni l’abito due pezzi: un tailleur in bouclé che rilegge le iconiche giacca e gonna. Lagerfeld riuscì a tenere alto il nome di Mademoiselle Coco, facendo riemergere l’eleganza e sfruttando quelli che erano i suoi caratteri distintivi come la collana di perle, il logo della doppia C, il matelassé, il tweed.

Nel ’65 iniziò la sua collaborazione con la maison romana Fendi: «Il legame tra Karl e Fendi è la storia
d’amore più lunga della moda, che continuerà a toccare la nostra vita per gli anni a venire» così Silvia Fendi ha voluto commemorare il loro rapporto, un sodalizio più lungo della storia della moda, 54 anni.
Una collaborazione che all’inizio spaventava le cinque sorelle romane ed imprenditrici dalla bottega di famiglia, Karl era completamente diverso dal loro stile, era innovativo, internazionale, collezionista compulsivo di libri, arte antica e contemporanea: “Era talmente all’avanguardia che avevamo paura fosse troppo avanti.”

Oggi la sua eredità creativa è stata affidata a tre grandi donne: Virginie Viard, alla guida stilistica di Chanel, Silvia Venturini Fendi, al timone di Fendi, e Carine Roitfeld, scelta come style advisor del marchio Karl Lagerfeld.

Non aveva un carattere facile, non la mandava a dire, e aveva un’opinione su tutto dei veri e propri “Karlismi”. Ha fatto sognare generazioni intere con le sue creazioni, il mondo della moda sente la sua mancanza ogni giorno.
Noi lo ricorderemo sempre così, in prima fila con il ciuffo argentato raccolto nel suo iconico codino, occhiali neri, di un’eleganza unica con la sua Chopeutte.
“Il mio segreto per vivere bene? Non prendersi troppo sul serio. Rido di me stesso e non mi considero un intellettuale né un artista: sono solo un creatore di moda.”

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