Di Flavia Romagnoli. 1522 il numero che negli ultimi anni ha salvato decine di donne in pericolo in Italia, e sta continuando a farlo. Si tratta infatti del cosiddetto “Telefono Rosa”, attivato dal Dipartimento per le Pari Opportunità, collegato ad una rete di centri antiviolenza e altre strutture per il contrasto alla violenza di genere; è quindi un numero di pubblica utilità, ovviamente gratuito, per casi di violenza e stalking, di cui purtroppo oggi non tutte le donne ne sono a conoscenza. Si tratta addirittura di un numero attivo 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno, sia da rete fissa che da rete mobile, che mette a disposizione operatrici volontarie per l’accoglienza in varie lingue. Dietro questo numero ci sono anni di studio psicologico e comportamentale, oggi dietro quelle quattro cifre, all’apparenza di poco conto, troviamo in realtà un’equipe di volontarie tutte esperte nell’ascolto di vittime e nell’accoglienza, vicino le quali è sempre presente una figura legale, più precisamente il Legale di Provata Esperienza, che, qualora servisse, potrà spiegare direttamente alla vittima quali sono i suoi diritti e i mezzi giuridici a cui può ricorrere per ottenerne il riconoscimento. Con questo numero di telefono si vuol fare emergere la tipologia di violenza subita, permettendo alle vittime un avvicinamento adatto, e graduale, ai servizi offerti e garantendo l’assoluto anonimato: tutto ciò aiuta a creare, tassello dopo tassello, nella testa della donna vittima, un’enorme fortezza di coraggio che senza dubbio la accompagnerà fino ad uscire da questa situazione e sconfiggere le sue paure, ma anche a sentirsi meno sola e con qualcuno competente sempre presente accanto a lei, in modo da affrontare questo percorso con la massima serenità possibile. Inoltre per ogni chiamata che si riceve al telefono rosa viene compilata, in forma sempre anonima, una scheda dettagliata con tutte le notizie che riguardano la vittima e il suo caso, evidenziandone eventuali miglioramenti da chiamata in chiamata: infatti è proprio tramite tali schede compilate che possiamo costruire un vero e proprio osservatorio sulla violenza, monitorandone i cambiamenti nel corso del tempo e studiandone gli atteggiamenti sia della vittima che dell’aggressore. Possiamo quindi affermare indubbiamente che il telefono rosa sia un’innovazione di valido e concreto aiuto contro il femminicidio, che prende per mano la donna in pericolo, fin dal primo passo, verso la via d’uscita dall’incubo; purtroppo però non tutte le donne sanno della sua esistenza e per questo è ancora troppo alto in Italia il numero dei femminicidi che si sarebbero potuti evitare per evidenti prove fin da subito.