Di Dorian Gronchi. Il caos che divora la capitale spinge gruppi di cittadini ad azioni cariche di rabbia, odio e ostilità nei confronti del sistema.
L’ estensione del coprifuoco nel Lazio ha portato bande di “rivoltosi” a cercare di far sentire la loro voce attraverso proteste, nelle ultime ore violentemente concrete, ché si sono verificate dallo scattar della mezzanotte di questo giorno. Bande di teppisti, criminalità organizzata mista a movimenti estremisti hanno voluto portare una protesta che nulla ha di civile ma molto di azioni da guerriglia urbana. I cittadini romani non devono essere identificati con criminali, disadattati e gentaglia che viene diretta solo per creare episodi del genere.
Un  assurdo sfogo ha preso forma a danno dell’intera comunità.
Sono stati incendiati cassonetti, usati oggetti che possono essere considerati armi, si è attuata una sorta di tentata rivoluzione che non ha portato altro che disagio, che ha mostrato al mondo quanto possiamo essere fragili, deboli difronte a ardue difficoltà che invece dovrebbero rendere tutti più uniti e responsabili difronte a un nemico comune, il coronavirus.