Di Andrea Gonini . Brillano ancora i giallorossi nelle pagelle di TVGNEWS

A.S ROMA

PAUL LOPEZ, 6: Costretto a sporcarsi i guanti in rarissime occasioni, quasi spettatore non pagante.

 

JUAN JESUS, 6.5: Partita ordinata, si fa trovare sempre pronto e concentrato quelle poche volte che gli avversari gli si presentano davanti. Grazie alle presenze in questa competizione, partita dopo partita, sembra acquisire maggiore fiducia.

 

Calafiori, 6: Deve ancora ritrovare la sua miglior forma fisica, dopo la pesante assenza causa Covid-19. Il classe 2002, all’esordio stagionale, fa vedere subito la sua voglia di entrare nel vivo della partita: si inserisce poco in avanti, ma quelle poche volte lo fa con cross invitanti per i suoi compagni, buona anche la parte difensiva. Con il passare dei minuti cala, ma dimostra tutta la sua duttilità terminando la partita da difensore centrale.

 

Spinazzola, 6,5: Schierato a sorpresa difensore centrale, dimostra di saper cavarsela anche in questo ruolo inedito. Preciso e puntuale nelle chiusure, é proprio il numero 37 della Roma a impostare dalla difesa riuscendo a non sbagliare praticamente un passaggio. Una garanzia. (Dal 63’ Mkhitaryan 6,5: Fonseca decide di risparmiarselo negli 11 titolari in vista del match di domenica contro il Napoli. Entra e procura il rigore che chiude definitivamente il match).

 

Bruno Peres, 6: Decisamente meglio quando si tratta di attaccare, ma in fase difensiva c’é ancora parecchio da migliorare. Nel corso della partita é costretto a spostarsi a sinistra e il suo rendimento sembra calare gradualmente. Nel finale sbaglia un clamoroso gol calciando alle stelle, che avrebbe portato la Roma sul 3-0.

 

Cristante, 6.5: Viste le numere assenze in casa Roma anche lui é costretto a giocare difensore centrale, ma a differenza dei suoi compagni Spinazzola e Calafiori, non é un ruolo nuovo per il centrocampista e si é visto. Più gioca e più si abitua al ruolo di centrale difensivo.  Gioca una buona partita, soprattutto in fase d’impostazione, dovuto anche al basso tasso tecnico degli avversari.

 

Villar, 6: Meglio nelle precedenti partite di Europa League, che ci aveva abituati a giocate pregevoli , ma sicuramente non ha deluso neanche questa volta. Gioca preciso e pulito, gestendo bene molti palloni.

 

Diawara, 6: Sbaglia diversi palloni e perde più duelli fisici, ma è giustificato dal fatto che il Covid l’ha tenuto lontano dai campi da calcio per un lungo periodo, l’ultima volta era il 19 settembre. Deve recuperare la sua miglior forma fisica, e lo deve fare anche in fretta vista la numerosa concorrenza a centrocampo in casa Roma.( Dal 76’ Milanese, 6: Entra con tanta voglia di dimostrare sfiorando anche il secondo assist consecutivo, dopo quello dell’andata a Pedro, ma Bruno Peres cestina. Una giovane promessa sta forse sbocciando).

 

Pellegrini, 6: Anche lui ritorna dopo l’assenza a causa del Covid, è un po’ arrugginito ma Fonseca vuole dargli il minutaggio necessario per essere pronto per la prossima partita di campionato. (Dal 46’ Veretout, 7.5: Senza alcun dubbio il migliore dei suoi, entra e cambia la partita: procura l’autogol che porta in vantaggio la Roma, poi il suo tiro dagli 11 metri permette la Roma di portarsi sul 2-0).

 

Carles Perez, 5.5 : Forse il peggiore dei suoi. Fonseca gli concede una grande opportunità schierandolo titolare, ma lo spagnolo non la sfrutta. Nella passata stagione aveva abituato i suoi tifosi ad essere un elemento indispensabile per la squadra, gioca al di  sotto delle sue aspettative e delle sue qualità tecniche. (Dal 84’ Tripi : Sv. Giusto ricordare che per lui é l’esordio assoluto in prima squadra).

 

Mayoral, 6 : Gli arrivano pochi palloni, ma quei pochi dimostra di saperli giocare bene. Ha due occasioni su cui è bravo il portiere del Cluj a rispondere. Dopo un inizio complicato sembra essere ormai entrato nei meccanismi della squadra di Fonseca. (Dal 63’ Dzeko, 6: il Covid l’ha costretto a fermarsi per un paio di settimane, entra per riprendere confidenza con il campo in vista della partita di domenica).

 

Fonseca, 7: Nel corso della partita i suoi cambi risultano decisivi,  permettono alla Roma di qualificarsi con due turni di anticipo  per i sedicesimi di Europa League. Le numerose assenze non sembrano avere influenzato le positive prestazioni del portoghese. Costretto a “inventare” nel reparto difensivo ,mette due giocatori fuori dal loro ruolo naturale spostandoli come centrali di difesa, scelta che risulta azzeccata. Il suo 3-4-2-1 sembra dare sempre più soddisfazioni, come ha dimostrato anche in questa partita.

 

 

 

 

CFR CLUJ

 

Balgradean, 6: Poco può fare su i due gol subiti, riesce a salvare la sua squadra in piú di un’ occasione,prima su Mayoral poi in realtà anche su Mkhitaryan, ma l’arbitro concede calcio di rigore, forse un po’ generoso, ma ha alzato il braccio in uscita. Fa terminare il risultato “soltanto” 2-0.

 

Susic, 6: Nel primo tempo si vede ben poco, cresce nella ripresa non andando in grande difficoltà perché Calafiori non spinge particolarmente in avanti.

 

Manea, 6: Riesce a rimanare concentrato nonostante le continue avanzate offensive degli avversari. Interventi con buona scelta di tempo, è lui a comandare la difesa, deve poi arrendersi al secondo gol della Roma.

 

Burca, 5, Dopo aver giocato un buon primo tempo nel secondo va in tilt: perde piú palloni e soffre la presenza fisica di Dzeko quando entra in campo.

 

Camora, 5: Gioca una prestazione sufficiente fin quando lancia involontariamente Mkhitaryan in aria di rigore, che porta la Roma a calciare dagli 11 metri e a trovare il gol del 2-0

 

Djokovic, 5: Ci si aspettava sicuramente di più dall’ex Cesena giocando una partita sotto tono. Un fantasma in campo.

 

Itu , 5,5: Prestazione tra luci e ombre, più ombre che luci. Inizia bene, ma la sua ammonizione a inizio partita lo porta a non rischiare piú l’intervento, condizionandolo non poco. (Dal 51 Chipciu, 5.5: si fa vedere troppo poco, sembra non essere mai entrato in campo).

 

Rondon, 5: Perde tanti palloni in attacco, non riesce mai a eseguire l’ultimo passaggio che lo porta a rincorrere il diretto avversario costretto a farmarlo con il fallo in piú occasioni.  Come del resto del reparto offensivo del Cluj, non é mai entrato in partita.

 

Pereira, 6: Lí davanti é il più grintoso e vivace tra i suoi compagni. Giocatore dotato di grande velocità, anche se in questa partita poteva dimostralo di più, e di abilità tecnica, é il giocatore che ha dato più fastidio ai difensori avversari, ma con scarsi risultati.

 

 

Paun, 5: Prestazione largamente insufficiente, perde troppi palloni non riuscendo mai a saltare l’uomo. Nella ripresa rischia di far rimanere la sua squadra in 10 ma il direttore di gara lo grazia.

 

Debeljuh, 4,5: Serata da dimenticare per il croato. Sembra partire con il piede giusto fin quando non lo mette sul cross velenoso di Veretout che porta il pallone a finire in rete, ma nella porta sbagliata , da lì in poi porta la sua squadra in un match tutto in salita. Finisce la partita con una quantità notevole di palloni persi.

 

Allenatore, Dan Petrescu 5.5: Nelle ultime cinque partite, tra campionato e coppe, soltanto in un’occasione è riuscito a portarsi a casa una vittoria, confermando il suo momento negativo. Rispetto alla partita di andata l’atteggiamento sembra essere più propositivo ma l’elevato alto tasso tecnico degli avversari porta l’allenatore a non sfigurare. I suoi cambi non cambiano una partita che è sempre stata a senso unico

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