Di Alison Testa. Hanno infangato nel modo peggiore la divisa: quella per cui quando la vediamo siamo tranquilli; rassicurati da poliziotti che pensiamo subito siano persone per bene che proteggono noi cittadini. Ma c’è chi ha violato questa fiducia. Le indagini su un giro di droga a Frosinone scoprono conversazioni tra due agenti e spacciatori ciociari legati anche ai due fratelli Bianchi: li hanno sentiti contrattare acquisti di droga con i pusher. Secondo la loro difesa, era il tentativo di far cadere in trappola gli spacciatori, ma l’operazione non sarebbe mai stata autorizzata. Sono finiti in manette due agenti di Polizia in servizio presso il Commissariato di Colleferro – l’autorità giudiziaria non avrebbe ritenuto necessaria la detenzione in carcere e gli ha concesso i domiciliari – mentre è a piede libero un terzo agente che risulterebbe essere indagato. Secondo gli inquirenti non solo avrebbero avuto strani e sospetti contatti con un gruppo criminale specializzato nello smercio di Hascisc e cocaina nel frusinate, ma il sodalizio scoperto dai carabinieri di Anagni, avrebbe anche avuto modo di fare affari con due fratelli Bianchi, gli stessi accusati di aver picchiato selvaggiamente e ucciso il povero Willy Monteiro Duarte.

Una svolta nella intricata inchiesta partita a Settembre proprio in Ciociaria con un maxi sequestro di decine di chili di sostanze stupefacenti e svariati arresti tra Anagni e Sgurgola, che è arrivata nelle scorse ore e che, come riporta repubblica.it, ha appunto portato alla misura cautelare di due dei tre indagati in divisa. Un collegamento, quello tra Frosinone e Colleferro, che sembrò emergere sin dai primi giorni di indagine sull’efferato omicidio del ragazzo di origini capoverdiane. Il tenore di vita dei fratelli Bianchi che risultavano essere disoccupati, hanno subito fatto sospettare il coinvolgimento in importanti traffici di droga. Indagando, attraverso l’ascolto di numerose telefonate intercettate, si stanno ricostruendo legami e contatti che evidenziano, ancora di più, come il gruppo legato ai Bianchi fosse ben addentrato negli ambienti dello spaccio.