Di Francesca Zaza. Quante volte abbiamo messo sul nostro telefono il timer di cinque, dieci, venti minuti o forse ore soltanto per ricordarci di compiere un’azione? Ma cosa accadrebbe se il timer indicasse il momento esatto della propria morte?

Probabilmente è questa la domanda che il regista Justin Dec si è posto prima di realizzare ‘’Countdown’’, un horror/thriller del 2019 disponibile oggi sulla piattaforma Netflix.

In un primo istante, il film sembra riprendere chiaramente, anche se con modalità differenti,  le fila delle saga di successo ‘’ Final Destination’’ e ‘’The Ring’’, eppure la sua caratteristica peculiare è proprio l’originalità con la quale tratta il tema della morte, o meglio del cammino che conduce l’uomo alla propria destinazione. Se negli altri casi si trattava di forze invisibili che costruivano degli ostacoli a dir poco impossibili da superare per i ‘’prescelti’’, in Countdown la morte viene personificata ed assume la figura di una creatura terrificante in grado di ‘pietrificare’ dalla paura coloro che ne cadono vittime.

La storia ruota intorno ad un’ applicazione per smartphone apparentemente innocua ma al tempo stesso misteriosa, che un gruppo di adolescenti decide di installare durante una festa tra amici. Quest’ultimi in un primo momento sottovalutano la situazione, divertendosi a scoprire quale sarà il loro destino, ad eccezione di una ragazza, la quale viene a conoscenza del poco tempo di vita che le rimane. Da quella sera si scatena un vero e proprio effetto domino che si espande a ritmi rapidissimi per poi soffermarsi sull’ infermiera Quinn, la quale dopo aver soccorso un giovane poi deceduto, decide di scaricare anch’essa l’app che sembra prevedere il giorno, l’ora e i minuti esatti in cui una persona morirà. Seppur la sua iniziale incredulità la porti a considerare il tutto come un semplice gioco, successivamente la protagonista si rende conto che di banale c’è ben poco ed inizia pian piano a ricredersi, soprattutto dopo la scoperta relativa alla numerosi morti causate dall’applicazione. Comprende così che le sono rimasti soltanto tre giorni di vita, ed è ciò che la convince a prendere in mano la situazione e a cercare disperatamente tutte le possibili soluzioni, anche quelle più inimmaginabili. In un’agghiacciante corsa contro il tempo, Quinn si ritroverà a dover fare i conti con un’oscura presenza che la perseguita e che le darà non poco filo da torcere.

 

Una delle caratteristiche principali del film è che porta lo spettatore ad identificarsi sempre di più con la giovane ragazza e con il suo stato d’animo, fino quasi a provare i suoi stessi sentimenti di terrore e ansia continua che l’attesa di arrivare alla scadenza provoca in lei.

Ma l’elemento chiave che rende ‘’Countdown’’ un film degno del genere horror è senza dubbio la suspense. Da qui deriva la scelta del regista di non rilevare immediatamente l’identità del demone né tanto meno la sua storia. D’altro canto, è questo aspetto che genera non poche difficoltà alla protagonista, nella sua ricerca di un’ipotetica via d’uscita da quello che sembra ormai essere il suo destino. Il fatto di non avere a disposizione alcuna informazione riguardo la storia di questa presenza misteriosa provoca nella donna uno stato di angoscia perenne.

Quest’ultima si ritrova di continuo a fuggire dalla morte, eppure non le è mai stata così vicina. Dopo la perdita della madre, Quinn aveva deciso volontariamente di allontanarsi dal resto della famiglia, ma sarà proprio questa applicazione inquietante a farle capire che dalla morte non si può fuggire e non può essere cancellata, ma semplicemente ci si convive.

Non meno importante è l’attenzione rivolta alla dipendenza dal telefono, che nella società odierna purtroppo è sempre più frequente. Difatti, ciò che ‘’ Countdown’’ sottolinea è il pericolo che c’è dietro il mondo digitale, che ha portato tanti benefici quanti inconvenienti, ma soprattutto come questo fenomeno abbia influenzato le persone, dai più piccoli ai più grandi.

 

Dunque, Countdown evidenzia perfettamente quanto una semplice app possa comportare delle conseguenze terribili, soprattutto se si sottovaluta la situazione o si agisce ancor prima di pensare ai possibili rischi.

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