Di Leonardo Ricciardi. In finale di Coppa Italia va la Juve: ma la coppa della vergogna l’hanno alzata l’allenatore dell’Inter Conte  e il presidente della Juventus Agnelli. Volano stracci tra i due: alla faccia del bon ton, dell’educazione e dello sport che questa sera ha perso. Il resto conta niente.

Conte e la sua inter vengono eliminati dai bianconeri, che sfruttano il risultato dell’andata di 1-2, che li rende sicuri e determinati. Stasera si conoscerà il secondo finalista della coppa Italia, con la sfida tra Atalanta e Napoli.

Conte sceglie il tanto criticato Eriksen a centrocampo, per sostituire lo squalificato Vidal, in rientro Lukaku che viene annebbiato da Deligt, rientra anche Hakimi che è il più insidioso della formazione milanese, che con le sue doti da velocista fa ciò che vuole nel lato di Bernardeschi e Alex Sandro.

Grande prestazione di Ronaldo, nonostante le  parate di Handanovic che para tutto e infatti è il migliore in campo per l’Inter.

Pirlo porta a casa un ottimo risultato per la qualificazione in finale, facendo riposare anche i giocatori, come Bonucci, Chiesa, Mc Kennie e Chiellini, mentre Morata e Arthur non presenti per influenza intestinale, Dybala in recupero da un infortunio ancora non utilizzabile per Pirlo.

Un plauso alla difesa bianconera che non subisce gol da sette gare consecutive, e anche ieri ha dato prova di essere degna dei più grandi complimenti, Demiral e Deligt che manovrano la squadra dalle retrovie e sono classificabili come saracinesche, annullano Lukaku, che non ha possibilità di verticalizzare infatti Conte approccia un gioco di sponda.

Una partita arbitrata molto bene e onestamente con Maurizio Mariani protagonista, equo e giusto nelle decisioni, da elogiare il suo ottimo piazzamento in campo, anche nell’episodio del presunto rigore su Lautaro, Mariani immediatamente nega il calcio di rigore.

La Juventus dopo aver chiuso il 2020 in negativo contro la Fiorentina, sembra essersi ripresa, sta scalando le classifiche, e sta recuperando giocatori che non sembravano potessero dare tanto, Anche Pirlo dopo le diverse critiche sembra essere entrato nella mentalità Juve e lo sta facendo bene.

 

Le Pagelle:

Buffon 6: va in difficolta in alcune occasioni, ma rimane decisivo in qualche occasione.

Danilo 7,5: Una stagione degna di nota la sua, partita di grande sacrificio è un giocatore inamovibile per Pirlo

Demiral 7,5: interventi decisivi i suoi, saggio controllo e motivatore numero 1 della squadra.

Deligt 7,5: ricorda sempre di più Chiellini sia fisicamente che mentalmente, sta imparando tanto da lui.

Alex Sandro 5,5: spesso fuori posizione, Hakimi libero sulla sua fascia.

Cuadrado 5,5: esterno al gioco assente in fase offensiva è più nervoso del solito.

Betancur 6: perde molte palle ma ne recupera altre, non tira mai in porta.

Rabiot 6,5: un leader in campo, a uomo su barella e non solo, molte verticalizzazioni e non si riesce a fermare quando parte.

Bernardeschi 4,5; perde palloni, fuori posizione, non corre. Avrebbe dovuto marcare Hakimi ma è sempre libero.

Kulusevski 6: fa fatica a partire verso la porta, il gioco della Juve non era improntato su di lui, non riesce neanche a vedere tanti palloni.

Cristiano Ronaldo 6,5: pochi pallini giocabili ma li trasforma tutti in oro, il suo avversario principale è Handanovic, la difesa sembra non poter fare nulla davanti alle sue giocate, le occasioni della Juve sono tutte sue.

Pirlo 7: adotta un gioco ibrido tra il difendere e l’attaccare, ed è proprio così che riesce a dare timore agli avversari di attaccare troppo, cosa che alla squadra di conte serve a tutti i costi. Fa turnover per far riposare i giocatori per la gara

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