Di Mirko Vinci. “Se non peschi a fondo nella tua anima non durerai”. Sebbene possa sembrare una frase scontata, ogni grande artista nel panorama musicale è consapevole che le vere star nascono quando ci si mette a nudo di fronte al pubblico e si lasciano cadere le maschere che si indossano per ottenere successo ai soli fini commerciali. Lo sa molto bene Ally, interpretata dall’icona Lady Gaga, protagonista del film premiato durante la notte degli oscar diretto da Bradley Cooper. Ally rappresenta tutti noi: una ragazza che si alza la mattina per andare a lavorare in giornate che diventano sempre più grigie, che fatica ad arrivare a fine mese e che si sente incastrata in un mondo che sa benissimo non essere suo, perché finito il turno di lavoro ecco che si apre il mondo della musica dove riesce a splendere e ad essere sé stessa. Tutti noi abbiamo un sogno e spesso neanche ci rendiamo conto, come nel caso della protagonista, che le nostre abitudini quotidiane ci stanno spingendo passo dopo passo sulla strada per inseguirlo e afferrarlo. Una volta raggiunto il risultato, gestire la fama è tutta un’altra cosa. Saper scindere amore e lavoro, saper dedicare del tempo libero a sé stessi e non lasciarsi travolgere da un’industria che sembra volerti spremere come un pomodoro al fine di ottenere sempre più denaro. Si deve essere nati per il mondo dello spettacolo, perché la storia insegna che non tutti sono stati capaci di gestire la fama o la forte pressione rappresentata dai media, lasciandosi travolgere dal classico turbine di cattive abitudini che ci hanno fatto salutare tra le voci più belle del panorama musicale. Ma se come gestire la fama è un discorso molto complicato, rimanere autentici lo è ancora di più. Durante i primi anni di carriera è abbastanza scontato pianificare mosse commerciali per affermarsi ed avere successo, ma questo potrebbe portare ad un problema: se si è circondati di persone che non tengono alla tua salute fisica e mentale si potrebbe decidere di seguire la strategia del “battere il ferro finche è caldo”. Arriva un punto nella carriera di ogni grande artista in cui giunge il fatidico momento di lasciar cadere la maschera della commercialità e far vedere chi si è davvero, qual è la vera musica che ci rappresenta meglio e mettersi a nudo di fronte al pubblico con tutte le tue debolezze. Solo così si può durare nell’industria discografica senza eventualmente stancare e solo quando vedremmo qualcuno capace di infischiarsene delle vendite e pensare al proprio lavoro come arte potremmo finalmente dire “è nata una stella”.

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