Di Alessandro Gibertini. Le Aquile si devono arrendere nel tempio del Biscione. A San Siro Conte batte Inzaghi per tre reti a una. L’Inter è la nuova capolista. La Lazio si ferma dopo vittorie consecutive.

La Milano nerazzurra ospita la Roma biancoceleste in una serata ghiacciata. Le due squadre più in forma del momento danno grande dimostrazione delle proprie capacità sul campo. Ciò che ne esce è una partita avvincente ed imprevedibile. Conte gioca tutte le sue carte migliori. Il tecnico biancoceleste schiera la formazione tipo con qualche rivisitazione in difesa, complici anche i vari infortuni. Fischio d’inizio. Si comincia. La Lazio impone il proprio gioco. Fatto di palleggio e verticalizzazioni. I nerazzurri si adattano al gioco avversario. Si chiudono e ripartono. L’allenatore della squadra di casa sceglie la tecnica del contropiede. Metodo che gli dà ragione nel corso del match. I biancocelesti tengono il pallino del gioco per venti minuti senza creare occasioni pericolose. Un possesso palla abbastanza sterile. Da segnalare una grande uscita di Handanovic su Lazzari lanciato a rete. Poi tutto cambia. L’Inter si affaccia nell’area avversaria più insistentemente. Pasticcio in difesa da parte degli avversari. Patric si perde la marcatura di Martinez. L’argentino si trova a tu per tu con il portiere. Hoedt interviene alla disperata, ma colpisce prima le gambe che il pallone. Calcio di rigore perfettamente realizzato da Lukaku. Gli ospiti provano a reagire, ma le offensive si infrangono contro il “muro” della retroguardia interista. Solo Immobile “sporca” i guanti all’estremo difensore rivale. Il secondo gol per la squadra di Conte arriva con una buona dose di fortuna. Rimpallo al limite dell’area che giunge sui piedi del gigante belga davanti all’estremo difensore. Rete facile per un bomber come lui. Fine primo tempo. Inzaghi suona la carica negli spogliatoi e si vede. I suoi giocatori rientrano in campo con la consapevolezza dei propri mezzi. Ritmo di gioco velocizzato e linea difensiva alzata. Come a dire “si può recuperare”. Eppure Parolo è subito costretto agli straordinari. Diagonale difensiva precisa su Hakimi a botta sicura. I biancocelesti accorciano su calcio di punizione. Milinkovic si incarica della battuta. Il serbo colpisce Escalante in barriera. La traiettoria spiazza il portiere (61’). Le speranze di un pareggio vanno però subito in fumo. Immobile pressato perde un pallone decisivo. Brozovic apre per Lukaku. Il belga si rende protagonista di 50 metri di corsa prima di appoggiare a Lautaro a porta sguarnita. Il tabellino segna. Tre a uno (64’). La partita si spegne poco a poco. Tra i disperati tentativi della squadra ospite e le ripartenze di quella di casa.

L’Inter si porta in prima posizione (questo posizionamento nel girone di ritorno non accadeva da dieci anni!) a 50 punti scalzando i “Diavoli” rossoneri. In attesa proprio del derby di Milano della prossima settimana. La squadra di Inzaghi rimane a -10 dalla vetta insieme a Napoli ed Atalanta. Ancora in piena corsa per la Champions. Lukaku vince la sfida nella sfida contro Immobile. Un assist e due gol. Raggiunto Cristiano Ronaldo a quota 16 al top della classifica marcatori.

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