Di Sara Scarozza. Ucciso per un colpo alla testa da una pistola calibro 38 in seguito ad una compravendita di droga finita male, tante fin troppe persone coinvolte e nessuna dice a pieno la realtà dei fatti, tutti nascondo dei dettagli o degli interi avvenimenti per sembrare innocenti quando anche le loro mani sono sporche, a distanza di un anno non si ha ancora giustizia per Luca Sacchi, ragazzo di 24 anni ucciso nella notte tra il 23 e il 24 Ottobre 2019. È passato un anno e le persone, i familiari del ragazzo, vogliono solo una cosa, la verità, vogliono una risposta stufi di sentire menzogne, voglio sapere cos’è successo a loro figlio per finire con un proiettile in testa e morire, far venire alla luce tutte le ombre che si nascondo dietro alla nebbia fitta di questo omicidio. Sembra che il caso si sia fermato senza un minimo aggiornamento, persone accusate e incarcerate a seguito di una storia dove le bugie e gli avvenimenti distorti sono l’unica cosa certa che si può avere fino ad ora. Di tutte le persone coinvolte solo Luca ha pagato con la sua vita quei 15 chilogrammi di marijuana. La posizione di Anastasia Klyemnyk, ragazza di Luca appare traballante  fin dal primo momento, per lei la lite davanti al locale non c’entrava nulla con la droga non sapeva neanche che lo zaino sulle sue spalle contenesse 70 mila euro, eppure le analisi dei tabulati telefonici dicono tutto il contrario, far venire addirittura alla luce il fatto che era in contatto con il mediatore dell’acquisto della sostanza stupefacente, Giovanni Princi, attualmente in carcere. Valerio Del Grosso e Paolo Pirino già in carcere, poco dopo i fatti, per concorso nell’omicidio, sono i diretti responsabili del fatto, pur di prendersi sia i soldi che la droga colpiscono con una mazza da baseball Anastasia e uccidono con una pistola Luca. Infine Marcello e Armando De Propris, padre e figlio, accusati di omicidio, cessione di droga, rapina, porto e detenzione di arma, fornendo materialmente la calibro 38 a Del Grosso e Pirino. Si trovano tutt’ora in carcere tutti i personaggi del caso, ma questo non ha portato delle risposte, l’omicidio si basa su incognite, come facevano due semplici ragazzi a possedere o essere riusciti ad ottenere 70 mila euro, cosa ci volevano fare di tutta quella marijuana, ma si vuole sapere una cosa sola, la verità su quello che è successo a Luca e cosa si stava muovendo alle sue spalle. Dubbi, bugie, misteri e infinite perplessità, sono queste le certezze che si hanno oggi sul caso Luca Sacchi, la verità sembra solo un lontanissimo miraggio.