Di Mattia Corsaro. Non c’è il settore ospiti, non esiste per il semplice fatto che nel torneo NBA nessuno è e deve sentirsi ospite.. Il tifoso Americano va al palazzetto per supportare ed incitare la propria squadra e non per tifare contro gli avversari per i quali vige un profondo rispetto. Basta pensare al noto “Farewell Tour” nell’ultima stagione di Kobe Bryant, l’intera stagione fu un vero e proprio tour celebrativo della sua incredibile carriera. Ogni partita giocata fuori casa coincideva con video tributo e “standing ovation”, a partire  dai compagni, di squadra e non, fino ai tifosi avversari. Quello del mamba non è affatto un caso isolato, i grandi campioni vengo celebrati da tutte le fan base della lega, riportando così i valori rispetto e fair-play  dello sport. È invece fin troppo difficile pensare ad atteggiamenti simili da parte delle tifoserie italiane, Basket o calcio che sia, sarebbe assurdo tanto quanto sorprendente pensare a tifosi di Roma e Lazio assistere al derby della capitale l’uno accanto all’altro mentre non ci sarebbe nulla di strano nel  ritrovarsi allo Staples Center a tifare LA Lakers accanto a tifosi in maglia Clippers o Celtics. l’NBA si definisce una grande famiglia dove ognuno ha il proprio ruolo, i giocatori regalano storie e sogni, i proprietari delle franchigie sanno che devono rispettare delle regole etiche per far parte della famiglia, e i tifosi devono supportare i loro beniamini, levando spazio ad ogni singola forma d’odio

  • Autore dell'articolo:
  • Categoria dell'articolo:Sport