Di Simone Ferri.

ARBITRO:
GRINFELD 5: la sua direzione di gara è macchiata da un calcio di rigore netto non fischiato alla Lazio, per fallo su Milinkovic sul risultato di 0-1.
Nel primo tempo lascia spesso giocare dopo alcuni contrasti, non prendendo mai il controllo della gara. Fatto contrario avviene nel secondo tempo: pioggia di cartellini gialli per i biancocelesti, l’arbitro fischia ogni fallo e lo sanziona.
Mostra un atteggiamento superficiale per lunghi tratti della partita.

LAZIO:
REINA 5.5: ci mette i guantoni, l’istinto e la volontà ma i bavaresi arrivano da tutte le parti: si oppone a quel che può, non potendo quasi nulla sui gol subiti. Coi piedi va più in affanno del solito per mezzo di alcuni rilanci imprecisi.

PATRIC 4.5: è suo l’errore che spalanca le porte al contropiede del Bayern sul 3-0; calcia l’aria invece che la sfera, pasticcio che permette a Coman di involarsi a campo aperto. Il poker degli ospiti nasce dalla sua parte, Sané lo salta come un birillo, evidenziando un eccessivo gap tecnico.

HOEDT 5: entra in campo nella ripresa e anche lui si aggiunge alla carrellata degli sbagli: tre palloni regalati in fase di impostazione, non si trasformano in gol solo per imprecisione nell’ultimo passaggio da parte dei tedeschi.

ACERBI 5: soccombe pure lui, complici le orrende prestazioni dei compagni di reparto. Deve occuparsi di Lewandowski e di rimediare agli erroracci altrui. Finisce al tappeto quando prova a salvare il cross basso di Sané, ma non fa altro che spedire il pallone nella propria porta.

MUSACCHIO 4: contro i mostri del Bayern serviva la partita perfetta. Dopo 9 minuti regala il pallone dell’1-0 a Lewandowski con un retropassaggio suicida che condanna i biancocelesti.
Troppo distante da Musiala sul raddoppio: stop e tiro senza opposizione; letteralmente in bambola, Inzaghi lo sostituisce dopo mezzora.

LULIC 5.5: buttato nella mischia all’improvviso, non si aspettava nemmeno lui di essere utilizzato così presto. Qualche buon recupero, ma la qualità dei suoi passaggi non è ottimale.

LAZZARI 6: duello ad alta velocità con Davies, qualche sgroppata impensierisce la difesa bavarese. Aveva uno dei duelli personali più complicati sulla fascia.
Corre e lotta per 90 minuti.

MILINKOVIC 5.5: un gran talento che in serate come queste però fatica ad accendersi ed a trascinare i compagni. Si era guadagnato un rigore netto sul risultato di 0-1, non fischiato: avrebbe riacceso, almeno virtualmente, la sfida. Complicato emergere in un contesto simile, nel secondo tempo cala anche lui.

CATALDI: senza voto.

LEIVA 4.5: la diga crolla dopo pochi minuti e la Lazio è già sotto, i suoi compiti si fanno ancora più difficili con gli spazi aperti da coprire. Partecipa al fraintendimento con Patric che porta al 3-0 bavarese.

ESCALANTE 6: entra in campo al posto di Leiva, ammonito, e si fa rispettare nei tackle. Combatte per quel che può, recupera buoni palloni e riesce ad arginare alcuni contropiedi.

LUIS ALBERTO 6: i presupposti per creare qualche pericolo nascono da lui e dai suoi spunti. Serve a Correa il passaggio giusto per il gol, e un altro paio di filtranti che non vengono gestiti come si deve.

AKPA AKPRO: senza voto.

MARUSIC 6.5: il migliore in campo nelle fila laziali. Durante la partita cambia ruolo 3 volte per sopperire agli errori dei compagni.
Parte esterno, diventa centrale di sinistra e poi di destra della difesa a tre, un ruolo inedito. Dimostra comunque di essere in un buon stato di forma, ha più forza nelle gambe degli altri.

CORREA 6: un bel gol, siglato però quando il risultato è già affermato.
Nel primo tempo poteva sfruttare meglio alcune occasioni potenziali, manca di cattiveria sotto porta. Nel secondo tempo impegna Neuer con un bel destro a giro all’angolino.

IMMOBILE 5: Alaba lo mura nel primo tempo, Boateng nella ripresa, non riesce mai ad essere veramente pericoloso.
Una volta sola gli riesce la stoccata, ma il portiere posizionato alla perfezione gli blocca il tentativo.

ALLENATORE:
INZAGHI 5: l’avrà anche preparata bene, ma i suoi beniamini lo tradiscono con errori madornali. I suoi ragazzi sbagliano l’approccio alla gara, non facendo nulla per evitare il pressing del Bayern.

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