Di Simone Ferri .  Saper attendere il momento giusto è un’arte che nello spettacolo prende il nome di tenacia. A cogliere questa opportunità è stato senza dubbio Antonio Diodato, uno dei talenti più apprezzati della musica italiana; non ama troppo far parlare di sé ma fa rumore ugualmente, come accaduto nell’ultima edizione del festival di Sanremo, che lo ha incoronato vincitore con il brano “Fai Rumore”.

I suoi pezzi si inseriscono perfettamente nella tradizione del più alto pop nazionale.
Andando ad attingere dal suo vissuto, racconta sé stesso nei suoi testi, che proprio per questo motivo hanno una buona dose di visibilità.
La sua scrittura, evocativa e delicata, è prettamente caratterizzata da immagini; la melodia è narrazione allo stato puro, suoni e parole diventano fotografie.
È un autore che arriva nelle orecchie e nei cuori del suo pubblico, anche mediante il suo timbro di voce, chiaro e raffinato.
La sua ricerca dell’amore è il metro per capire la vita e la società che gli gira intorno.
L’ultimo album si intitola “Che vita meravigliosa”, un progetto suggestivo e maestoso, composto da cori e fiati, capaci di aprire una porta sull’interiorità.
Più che un disco, è un diario che descrive onestamente il percorso di rinascita.
La sua penna si fa ancora più asciutta e diretta, evidenziando la sua evoluzione e la sua consacrazione.
Sono presenti infatti testi intelligenti ed oculati, che vanno in profondità, narrando vicende personali.
11 tracce che si legano l’una con l’altra in modo da formare un’unica rappresentazione emotiva.
È come se fossero dei quadri che raccontano un uomo che cerca di riscoprire la bellezza di questa incredibile giostra che è la vita, in cui si evolve un’altalena di sentimenti.
Vivendo in una condizione di perenne viaggiatore, egli ci trascina nel suo mondo, formato da storie intense e reali, vissute tra le finestre del mondo.
L’artista si divide tra intensità e freschezza cantautorale, senza rinunciare alla riflessione sull’attualità, che non lascia nulla al caso.
Possiede una spiccata versatilità: diversi movimenti armonici ed arrangiamenti di gran classe sono la testimonianza del fatto che lui sia un accanito ricercatore della qualità sonora; un denso respiro orchestrale si integra bene con la dirompente voce del cantante, morbida e cristallina allo stesso tempo.
Diodato mette in musica gli occhi e l’udito di tutti noi, ci richiama a cercare il bello nel quotidiano, apprezzare ciò che ci circonda e catturare emozioni che possano farci compagnia in determinati momenti della vita.

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