Di Martina Di Lernia. Si apre la seconda serata del Festival di Sanremo, sempre condotto da Amadeus e Fiorello, ma questa volta con un new entry per l’occasione: Elodie, una delle cantanti più emergenti degli ultimi anni, soprattutto dopo il successo della sua “Andromeda” lo scorso anno.
La cantante romana è salita sul palco dell’Ariston ammaliando tutti per la sua semplicità e meravigliosa bellezza, sfoggiata anche attraverso diversi vestiti sulla tonalità del rosso; ha poi intrapreso un appassionato e sentito monologo, invitando tutti a credere nei propri sogni – “Volevo fare questo mestiere fin da bambina, ma non mi sentivo all’altezza. Tante volte non mi sono data una possibilità” , per poi regalarci un’esibizione degna di una grandissima popstar internazionale, tanto che i social sono scoppiati e l’hanno elogiata ormai a vera e propria “dea”.
Ciò che è emerso fin da subito è che questa non è un’ edizione come tutte le altre: c’è tanta voglia di parlare non solo di musica, ma c’è una forte intenzione di denunciare ciò che ci circonda tutti i giorni; l’impronta più importante in merito la lascia Fiorello, il quale ribadisce l’importanza, in momento come questo, della campagna vaccinale e la necessità di più dosi in modo da poter finalmente sconfiggere il virus, ma un’attenzione particolare è rivolta soprattutto ai giovani : “Molti di loro torneranno in Dad e so che non è facile, ma dobbiamo resistere, questi bei momenti della vostra età in qualche modo vi verranno restituiti e questo sarà solo un ricordo”.
Ed ecco poi arrivare una vera e propria star internazionale tutta italiana: Laura Pausini, fresca di un Golden Globe per la canzone “Io si (seen)” per il film targato Netflix, “La vita davanti”, già emozionata fin dalla discesa dalle scale , alla fine quasi si commuove ricordando che ha sempre “la lingua a cammello” quando sale sul palco dell’Ariston.
Subito dopo c’è un dovuto omaggio al grande compositore Enrico Morricone, che ci ha lasciato lo scorso luglio; a dirigere l’orchestra c’è il figlio Andrea e come voci il trio de’ Il Volo che presentano e ricordano al pubblico da casa il concerto evento di giugno, intitolato “Il Volo tribute to Enrico Morricone”.
Nella seconda serata di questo festival si presenta un altro ospite sportivo, che questa volta non vuole appropriarsi del palco e stravolgere e creare il proprio festival ma piuttosto lanciare un messaggio dell’ingiustizia subita: Alex Schwazer, il marciatore azzurro squalificato perché risultato positivo ad un test anti-doping. L’atleta afferma che nessuno potrà mai ridargli il tempo perso a causa di questo errore, ma ciò che spera è di poter tornare per gareggiare alle olimpiadi in programma a Tokyo nel 2024, così che la sua bambina possa vederlo qualificarsi – e, chissà, magari vincere.
E sulla scia dei tanti messaggi, che come abbiamo capito si vogliono lanciare quest’anno, arriva anche una versione inusuale di Gigi D’Alessio, che contornato da giovanissimi rappers napoletani, ringrazia Amadeus per aver insistito nel voler fare a tutti i costi il Festival, e così facendo ha indirettamente lanciato un messaggio di speranza a tanti ragazzi come i suoi “guaglioni” che non hanno molte opportunità essendo cresciuti in zone disagiate della periferia e di conseguenza spesso giudicati o destinati a finire in giri sbagliati.
E per ultimo, ma mai veramente per ultimo, c’è l’ospite fisso di quest’edizione: Achille Lauro che si esibisce con il suo successo “Bam Bam Twist”, presentandosi con un costume decisamente più sobrio rispetto al precedente e con una lunghissima treccia che fa ruotare più volte durante la performance, chiaro omaggio a Mina.
Forse l’obbiettivo di Lauro questa volta non era essere il protagonista sulla scena: quasi sempre di spalle, lontano dalle telecamere, lascia spazio a Claudio Santamaria e Francesca Barra, i quali con dei passi di twist alla “Pulp Fiction” di Tarantino, finiscono l’esibizione con un bacio, un vero e proprio atto e protesta contro il virus.
Eppure, sembra che qualcosa non abbia funzionato in queste prime due serate: lo share è in continuo calo e il pubblico non sembra così interessato al Festival nonostante tutte queste grandi personalità, probabilmente è dovuto al risentimento di molti lavoratori dello spettacolo che da un anno a questa parte sono costretti a non lavorare. Chissà cosa ci riserverà la terza serata!