Di Francesco Di Stefano.Nicola Zingaretti con un annuncio su Facebook comunica di volersi dimettere da segretario politico del partito democratico. Le motivazioni di questa decisione lasciano tutti un po’ perplessi (tanto che i vertici del PD non erano a conoscenza della decisione dell’ormai ex segretario del partito), in quanto Zingaretti ha deciso di lasciare poiché si parla solo di poltrone. Tutto ciò è curioso visto che proprio lui aveva accettato di fare un governo in precedenza con il Movimento Cinque Stelle e successivamente con la Lega, ma sicuramente in quel caso era solo per il bene del Paese e non per la poltrona……
Le reazioni a questa decisione sono state molte, anche di ex esponenti politici. Inoltre Zingaretti scrive nel suo post: “Visto che il bersaglio sono io, per amore dell’Italia e del partito, non mi resta che fare l’ennesimo atto per sbloccare la situazione. Ora tutti dovranno assumersi le proprie responsabilità. Nelle prossime ore scriverò alla presidente del partito per dimettermi formalmente. L’Assemblea nazionale (fissata per il 13 marzo, ndr) farà le scelte più opportune e utili”.
Anche gli esponenti degli altri partiti al Governo hanno detto la loro; Matteo Salvini ha affermato: “Spero che le sue dimissioni non creano problemi al governo”, Luigi di Maio invece non commenta la scelta ma si limita a dire che Zingaretti è una brava persona. Duro invece l’attacco di Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia che afferma: “Se volessi fare una battuta, quando sento Zingaretti che dice che si vergogna del Pd, penso che i cittadini avrebbero commentato più volentieri le dimissioni di Nicola Zingaretti da presidente della Regione Lazio, dove i risultati della sua amministrazione sono stati peggiori di quelli che ha avuto alla guida del Pd. Il problema della sinistra non è un problema di volti, ma di idee”,
Ora bisognerà capire se il PD riuscirà a ricucire lo strappo oppure se nominerà segretario un’altra figura, tra i nomi circolati c’è anche quello del Ministro per la cultura Franceschini. La speranza invece dei cittadini è di avere dal mondo politico un po’ di tranquillità che purtroppo non c’è, in quanto fare i giochini di potere è l’unica cosa che interessa alla politica italiana. Se ben ricordiamo l’ultimo a fare una mossa così azzardata fu Renzi con il governo Conte-bis, dicendo a me non interessa stare al Governo, ma interessa il bene